Debt Of Nature «Crush, Kill And Burn» [2010]
Debt Of Nature
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Titolo:
Crush, Kill And Burn
Nazione:
Germania
Formazione:
Marc Göhring - vocals
Masae Dausend - vocals
Simon Lukassek - guitars
Marcus Italiani - guitars
Stavro Kamari - bass
Kevin Siepmann - drums
Genere:
Durata:
46' 2"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Dopo un introduzione di pianoforte, languida e romantica era lecito aspettarsi delle trame gotiche, invece la componente principale di questo album è death-thrash, dal piglio marcatamente old-school e ben distante dalla melodia, evocata molto sporadicamente. Nelle note a mia disposizione si fa riferimento alla presenza di due cantanti, una femmina ed un maschio, entrambi utilizzano il growl, ma le loro timbriche sono così simili che non è chiara la motivazione per cui non hanno defenestrato uno dei due. E questa era l'unica particolarità del disco in questione, per il resto abbiamo una parte strumentale non lontana dalle cose proposte in passato dai Cannibal Corpse, mescolato a divagazioni che vengono spacciate per mirabolanti, ma che in realtà, ad oggi, sono un po' sempre le stesse: thrash, in primo piano, soprattutto nei mid-tempo rocciosi (nella traccia dal buffo nome “Insalata Tarantula”), saltuarie tracce di derivazioni hardcore o crust e ancor più rari inserti accostabili al black metal, per via di quel lugubre tremolo picking.
Sebbene sia evidente che la band sa verso quale direzione si stia muovendo e qualche episodio sia più che discreto, cercando di rompere un po' i confini (in “Eisen Fresser”, ad esempio si trovano buoni stacchi groove e godibili assolo di chitarra, interessanti anche le atmosfere di “Nightmare of the Fashin Whore”), non è altrettanto facile evitare di paragonare la band; i momenti dove ogni cosa sembra un deja vù sono molto frequenti, anche sapendo che in un genere come questo le porte da aprire, ormai, non sono più molte, è comunque necessario puntare verso una composizione più peculiare, non solo dal punto di vista tecnico. E sì che di capacità a disposizione ne hanno, per assurdo sanno suonare tutto, ma in fine non suonano quasi nulla. Sufficienza meritata, ma si doveva e si poteva fare di più; oppure come spesso accade chi si accontenta gode e i Debt Of Nature sono già al secondo disco.
Track by Track
- Intro 65
- Masturbator Generator 60
- Crush Kill and Burn 60
- Like Breeding Rats 60
- Insalata Tarantula 65
- Eisen Fresser 70
- Why I Hate 60
- Nightmare of the Fashion Whore 70
- Blackguard 60
- Caterpillar Walk 60
- Demise Of Dementia 60
- Peeping Tom 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 50
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
62Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 1111 volte.
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