Kells «Lueur» [2010]
Kells
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Titolo:
Lueur
Nazione:
Francia
Formazione:
Virginie Goncalves :: Vocals
Patrick Garcia :: Guitars
Laurent Lesina :: Bass
Julien Nicolas :: Drums
Genere:
Durata:
41' 23"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
La storia del quartetto francese di Kells è esattamente ciò che ogni band vorrebbe vivere e per questo i nostri amici dovrebbero sentirsi più che fortunati (ma credo proprio che ci si sentano!).
Contattati da un produttore indipendente nel 2004 e subito in studio l’anno successivo per il disco di debutto, Gaia, un album che fece parlare molto e che anche io ebbi modo di ascoltare. La band si distingueva per un particolare Symphonic Nu-Metal e infatti fece davvero il botto con quel materiale così fresco e innovativo.
Divisero i palchi con Epica, Cradle Of Filth, Apocalyptica, Gojira e persino gli storici Paradise Lost.
Nel 2008 -sentite bene eh- sono stati chiamati dagli stessi Epica per aprirgli l’intero Novembers Tour francese! Mica roba di tutti i giorni, considerando che ora sono in tour con Tarja Turunen!
A tutt’oggi i nostri amici, separatosi dal batterista e rimpiazzandolo con un altro talentuoso ragazzo dietro le pelli, sempre capitanati dalla bella (e bravissima) Virginie Goncalves, sono giunti al secondo capitolo della loro discografia ufficiale rilasciando Lueurs, un altro album confezionato in modo ultramoderno e suonato in modo impeccabile in cui –ormai posso dirlo tranquillamente- iniziano a far sudare band storiche e ormai affermate a livello globale. Prime tra tutte? I Lacuna Coil ed i Nightwish, personalmente decaduti con gli ultimi loro dischi.
Un quartetto giovane e ben affiatato sta iniziando a volare sempre più in alto e con Lueurs entreranno definitivamente in quel giro di gruppi su cui tante altre band devono necessariamente basarsi.
Una produzione che ha veramente lasciato il segno, debbo dire ma senza la bravura e lo spirito dei quattro ragazzi bene poco si sarebbe potuto fare, considerando che ogni canzone è estremamente valida anche dal punto di vista commerciale ma non resta insipida nemmeno dopo un paio di ascolti.
Ci sono riff propri del Nu-Metal, che richiamano un po’ quel Fallen, capolavoro datato 2003 degli Evanescence ma anche soluzioni orchestrali degne dei migliori Nightwish; potrei accostare il sound di qualche brano (ad esempio la buona Avant Que Tu) a Oceanborn (1998) per poi culminare qua e là con Once (2004).
Il drumming è semplice ma energico e richiama pattern tipicamente Korniani del periodo intermedio, così come basso e chitarra, rigorosamente sette corde per donare qualche macigno sonoro in più.
La voce di Virginie è delicatissima e si muove letteralmente svolazzando tra i riff sottostanti inoltre è carica di passione e non accenna ad un “già sentito” tranne sporadiche occasioni le quali tuttavia sono ovvie in un genere come quello proposto.
Direi proprio che il successo dei Kells è meritato! Avanti così ragazzi! Se capitano in Italia mi sa che un loro concerto me lo faccio volentieri!
Track by Track
- Réminescence 65
- Avant Que Tu 70
- La Sphère (feat. Candice from Eths) 65
- Delivre-Moi 70
- In Utero 70
- Merveilles 60
- Mes Rêves 70
- Lueur 70
- Le Ciel 90
- Ailleurs 70
- Sans Teint 75
- Le Dictat Du Silence 75
- Sur Le Fil 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
72Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 745 volte.
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