Inner Terror «Behold The Inner Terror» [2010]
Inner Terror
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Titolo:
Behold The Inner Terror
Nazione:
Usa
Formazione:
Dan Kaisk: Vocals
Joe Sims: Guitars
Jim Curtis: Bass
Brian Henderson: Drums
Genere:
Durata:
48' 39"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
C’erano una volta gli Axemaster, band di ottantianissimo e oscuro metal, che, come moltissime realtà minori nate a metà della “me decade”, si è persa poi agli inizi dei ’90 causa avvento di stili e mode che col metal poco avevano a che fare. Sempre come moltissime realtà minori (e non solo) di quei cromatissimi anni ecco che oggi i quattro americani si riuniscono, si danno un nuovo monicker, Inner Terror, e sfornano un nuovo lavoro: “Behold the Innner Terror”, appunto.
I quattro non sono certo musicisti di primo pelo e questo si sente sia per il genere proposto, un metal della Old School americana con qua e là accelerazioni che strizzano l’occhio al thrash dello stesso continente, sia per certi accorgimenti nello strutturare e arrangiare i 12 brani che compongono i 50 minuti scarsi del lavoro.
Come detto il sound è cupo e oscuro, poche o nulle le concessioni a un qualsiasi accenno di modernismo, e anche la voce rabbiosa ma melodica di Dan Kaisk si inserisce perfettamente nel contesto puntando molto sull’interpretazione a tratti teatrale dei testi, pur lasciandosi andare di tanto in tanto a quei sovracuti che fanno tanto eighties. Anche la produzione risulta, credo volutamente, “datata”, rinunciando ai contemporanei e compressissimi wall of sound che vanno tanto di moda oggi e preferendo puntare su un sound più umano e live.
Mi sono trovato, nel recensire questo “Behold The Inner Terror” più o meno nella stessa situazione in cui mi trovai affrontando i lavori dei Crecent Shield. Si tratti di musica vera, scritta, suonata con passione genuina e scritta e suonata pure bene; il che, presa per vera la prima affermazione, non è affatto scontato. Il risultato è un disco che sono certo farà la felicità dei defender e degli amanti del metal più glorioso degli anni Ottanta. L’altro lato della medaglia è naturalmente l’assenza quasi totale di una spinta all’innovazione o comunque ad uscire dagli stilemi che questo genere ha tracciato in quegli anni. Questo per alcuni è un pregio massimo, per altri è motivo di condanna assoluta. Decidete da che parte stare. Gli Inner Terror hanno deciso senza esitazione, e anche solo per questo meritano rispetto. La (buona) musica fa il resto.
Track by Track
- Eternal Darkness 70
- Behold the Inner Terror 75
- Unresting Place 70
- Techno Slave 75
- Your Life 75
- Self Human Genocide 70
- The Perfect Killing Machine 75
- Battleground 70
- The Mark 75
- Harder they fall 75
- Immortality 70
- Winds of Death 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 65
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
73Recensione di Maglor pubblicata il --. Articolo letto 733 volte.
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