Kickback «No Surrender» [2009]
2009
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Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione
Generalmente i gruppi Hardcore moderni partoriscono all'interno della mia mente una noia mortale e sbadigli di rito sono quasi sempre obbligatori dopo nemmeno 3 minuti. Ormai sono tutti estremamente stereotipati e il valore che tale musica può avere sta vertiginosamente arrivando a rasentare lo zero.
I parigini Kickback li conoscevo solo di nome, un nome che si è fermato con le releases a dieci anni fa, lasciandoci una decade di discografiche promesse Hardcore non mantenute da tantissimi altri gruppi ma loro me li ricordo abbastanza bene e devo dire che l'attitudine di far soldi andando di moda non gli è mai sfiorata per l'anticamera della loro materia grigia.
Non che con “No Surrender” la situazione si sia capovolta, anzi! Dieci anni non hanno affatto invecchiato i nostri, i quali sono tornati sulle scene di questo genere così abusato musicalmente rendendolo almeno più malleabile ad altre influenze, ad altre sperimentazioni.
Troverete molte dissonanze durante i quasi 40 minuti, dissonanze e urli disumani del singer come da migliore scuola Hardcore insomma. Un disco comunque sia rabbioso nei contenuti ed eseguito con la piena convinzione della band a fregarsene se il disco possa piacere o meno al pubblico: loro suonano ciò che hanno in mente e se non è apprezzato, tanto meglio.
Il disco è più che altro basato sulle ritmiche in cui, molto spesso, compaiono rallentamenti i quali, fortunatamente e con mia sorpresa, non vanno a scadere in quei Mosh tanto odiosi che vanno di moda in tutti questi gruppi Metalcore e che tanti ragazzini osannano nella loro ignoranza. Ma tanto a loro cosa importa? Vanno ad un concerto Metalcore non per ascoltare la musica, ma solo per far caciara.
Sì, me la prendo anche con loro se il genere è scaduto nel commerciale e non ho paura ad ammetterlo ma dubito che un ragazzino di 16 anni medio amante del genere si faccia un intero concerto dei Kickback facendo quel suo amato Mosh con i colleghi ragazzini. Anzi, probabilmente nemmeno apprezzerà la musica dei nostri, che, ridendo, continueranno il loro live all'insegna della musica esente da ogni manipolazione fredda e calcolatrice com'è costume odierno fare.
I Kickback sono bestie assatanate a cui hanno aperto le gabbie e vi assicuro che chi coglierà le parole che ho detto non resterà di certo indifferente dopo l'ascolto del loro album.
Se vi piace la musica forte e pazza fate vostro questo cd!
Track by Track
- No Surrender 75
- Deathlust 70
- Still On The Prowl 75
- Aging Disgracefully 80
- Woods Are Wet: Woman Hell 60
- The Law Of The Self 75
- If I Die Tonight 70
- Sideshow 75
- Unholy Triumph 70
- The Audience Is The Target 60
- Warpath 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 55
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
71Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 841 volte.
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