Pretty Wild «All The Way» [2009]
Pretty Wild
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Titolo:
All The Way
Nazione:
Svezia
Formazione:
Ivve :: Vocals
Krizzy Field :: Guitars
Kim Chavez :: Bass
Johnny Benson :: Drums and backup vocals
Genere:
Durata:
28' 58"
Formato:
CD
2009
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Che la Scandinavia fosse un po' il nuovo sunset strip era chiaro: forse è sempre stata l'alternativa, anzi in certi casi addirittura il propulsore di una certo stile musicale fatto di cori altisonanti, di stravizi e di profusione di elettricità e sudore, con gruppi come gli Hanoi Rocks e gli Easy Action, veri fondatori di quello stile sleazy e punk. Poi le cose in America sono state pompate e saturate, chitarre più metalliche, maggiore violenza vocale e gruppi come gli L.A. Guns oppure i Guns N' Roses, hanno spopolato forse più di chi quelle sonorità le aveva in qualche maniera iniziate. Da oltre dieci anni i citati paesi nordici hanno deciso di recuperare lo scettro con gruppi come gli Hellacopters e soprattutto i Backyard Babies, con risultati davvero validi, ora lo scan rock è una realtà. Questi Pretty Wild, subito dal nome si inseriscono diretti nel filone dei rossetti e del hard rock con un disco elastico ed agile, fatto di suoni aggressivi e di una dose non indifferente di pacchianerie rivolte con lo sguardo a quella magica decade americana. Una traccia come “Let Good Times Roll” (presente in due versioni, una tutta sintetizzatori e melodramma) esplica in pieno quello che voglio dire, urla in falsetto introducono un morbido rock che molto deve a brani come “Think Abaut You” o “Sweet Child O' Mine” dei Guns N' Roses, con il ritornello in evidenza: nonostante i suoni corposi e luccicanti delle moderne tecnologie di registrazione, ci si prova a fingere, ma sembra proprio di essere ancora negli anni'80. Gli altri episodi continuano a condividere punti con le già citate pistole e anche con quelle di L.A., riff frenetici, batteria dritta, e cori enfatici; canzoni scorrevoli e neanche troppo elaborate, la cui unica pecca potrebbe essere un eccessivo autocompiacimento. La sensazione è un po' quella che i Pretty Wild suonino così di proposito, senza cercare neanche per un riff di aggiornarsi o di modernizzarsi o anche soltanto di divagare. A questo punto il bivio è come al solito vostro: se siete di quelli intenzionati a tuffarsi in un mare di ricordi questo disco potrebbe anche conquistarvi, con quei ritornelli ammiccanti e quel sentimento nostalgico trascinante; se invece dal rock volete qualcosa di nuovo o i capelloni effeminati vi sono sempre stati sulle palle, conviene girare a lago.
Track by Track
- All The Way 70
- Time 65
- Let The Good Times Roll 70
- Schockin' Teen 65
- Dangerous 65
- Take It Off 70
- Let The Good Times Roll (-86 Mix) 75
- Dangerous (Live in L.A.) 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 50
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 848 volte.
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