Recensione

Dalla Svezia arrivano questi Electric Earth, band fondata da alcuni componenti dei Gooseflesh, ovvero il chitarrista Tommy Scalisi e il batterista Lars Berger. I nostri ci propongono uno Stoner molto influenzato dall’Hard Rock dei Led Zeppelin e da tutto quello che ricorda gli anni ’70. Così il singer a volte sembra un ibrido tra alcuni dei migliori cantanti dei seventies, e a volte ci ricorda persino Jon Bon Jovi nelle parti più melodiche e sdolcinate. Con ‘Drowning’ iniziamo all’insegna dell’adrenalina, ottimo riff di chitarra e voce tipica per la proposta dei quattro svedesi. I nostri puntano molto sull’impatto e sulla melodia,e se questo primo brano ce lo suggerisce, ‘Words Unspoken‘ ce lo conferma in pieno. Inoltre in questa traccia, come nelle altre molte volte vengono in mente gli Hardcore Superstars, in particolate per la timbrica del singer. Un bel giro di chitarra più Heavy rispetto a quello finora ascoltato apre ‘Again & Again’, anche se successivamente si riprende la stessa direzione, e come spesso si avverte durante l’ascolto di questo ‘Vol II ~ Words Unspoken’ si crede di ascoltare più un disco di Hard Rock che di Stoner. Nessuna sorpresa nella tracklist, l’omogeneità è la parola d’ordine di questo lavoro, il che lo rende un disco non per tutti ma solo per gli spasimanti del genere o per i fan della band. Molto è stato fatto in questo genere e anche in modo eccellente, per cui meglio ricorrere ai padrini invece che ai discenti.

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