Invernoir «Aimin' For Oblivion» (2024)

Invernoir «Aimin' For Oblivion» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
08.06.2025

 

Visualizzazioni:
33

 

Band:
Invernoir
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Titolo:
Aimin' For Oblivion

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Alessandro Sforza :: Vocals, Guitars, Keys;
- Lorenzo Carlini :: Guitars;
- Valerio Lippera :: Bass;
- Flavio Castagnoli :: Drums;

 

Genere:
Doom Metal

 

Durata:
54' 10"

 

Formato:
Vinile 12"

 

Data di Uscita:
11.10.2024

 

Etichetta:
Code666
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Aural Music (Promotion)
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Recensione

"Aimin' for Oblivion" è il secondo disco della band romana degli Invernoir, una band che da sempre si è messa in evidenza per il proprio sopraffino stile che impeccabilmente rievoca i fasti degli anni ’90 nell’ambito del dark, doom metal. Non a caso la band, da sempre ispirata a realtà quali Katatonia, Anthema, Novembre, Paradise Lost e via discorrendo non si discosta poi molto dal debutto ma anzi sembra ancora più scorrevole dando luogo a straordinari passaggi curati sotto il minimo dettaglio a cominciare sia dalla compattezza che dalle straordinarie melodie ai passaggi più acustici e ai cadenzati riff che rendono magico il nuovo lavoro. I contesti melodici assumono un ruolo focale dato il loro senso di oppressione e decadenza dando prova di enorme personalità e naturalmente sostanza; anche la voce risulta maggiormente distintiva rispetto al passato rilevandosi maggiormente personalizzata per le già note alternanze clean growl sempre ben calibrate e risultano tali da lasciare assorbire al meglio la passione e la malinconia espressa. Il disco, in sostanza, non appare però come un tributo in favore di un qualcosa di rievocativo, proprio perchè il quartetto rielabora al meglio e in chiave aggiornata un contesto intramontabile rendendolo forse appena meno cupo del solito. Nel suo insieme, “Aimin’ for Oblivion” rappresenta un’ottima prova fatta di contrasti e di atmosfere che alternano romanticismo e dinamismo reso anche per quei passaggi in lingua madre che rendono ancor più particolare il tutto, concedendo così spazi di riflessione anche di fronte ad una indiscussa crescita professionale e stilistica.

Track by Track
  1. Shadow Slave 80
  2. Doomed 80
  3. Desperate Days 75
  4. Forgotten in Time 75
  5. Broken 80
  6. Few Minutes 80
  7. Unworthy 80
  8. Useless 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 08.06.2025. Articolo letto 33 volte.

 

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