Sinister Ghost «The Dark Abyss of Omerty» (2022)

Sinister Ghost «The Dark Abyss Of Omerty» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
28.04.2022

 

Visualizzazioni:
1180

 

Band:
Sinister Ghost
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Titolo:
The Dark Abyss of Omerty

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Synugoth :: Guitars, Bass
Asmort :: Vocals

 

Genere:
Black / Death metal

 

Durata:
35' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.01.2022

 

Etichetta:
Ad Noctem Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Cerberus Booking
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Recensione

Il debut album dei Sinister Ghost, uscito sotto Ad Noctem Records e costituito da 9 brani per quasi 36 minuti di musica costituisce il tipico caso di disco decisamente acerbo, dove qualcosa di buono c’è e si intravede, ma con limiti di personalità e di inesperienza evidenti.
Nella biografia infatti si parla di ispirazioni da Mayhem, Dark Funeral, Bathory, Cradle of Filth e altri, ma in realtà non è così: i Sinister Ghost infatti hanno effettivamente la voce molto tipo Cradle of Filth di Asmort, ma i riffs di chitarra in questo “The dark abyss of omerty” non hanno perlopiù niente a che fare col black, e vanno chiaramente invece a rifarsi su riffs in realtà non male, ma in stile Melodic death metal /Groove, tanto che a volte, come all’inizio di “Ares”, si va perfino a toccare qualche cosa dei Soilwork, e di lì a poco ti aspetti il ritornello tipico del melodeath, pulito. Fin qui non sarebbe neanche troppo un problema, se si tiene conto del fatto che i Sinister Ghost vogliono suonare un genere e invece gliene viene naturale farne un altro, ma il tutto si aggrava un po’ se poi ci si aggiunge che purtroppo molti brani di questo disco, e in particolare i primi 4 in scaletta, suonano anche poco sviluppati, a volte perfino incompleti e tagliati fin troppo presto, come nella già citata “Ares” e in “Self power”.
Fin qua, onestamente, “The dark abyss of omerty” sarebbe un disco da sufficienza politica equivalente a un “senza voto” dovuto a presunta scarsa esperienza di questo duo che per questo non merita una bocciatura, ma va anche detto che (abbastanza in maniera insperata, devo ammetterlo), i Sinister Ghost riescono a darci due brani già meglio fatti, dove il riffing melodic death/groove del batterista riesce a combinarsi col fatto di fare black metal, per un risultato che migliora nella title track, accompagnata da synth abbastanza dal tocco surreale tipo Solefald, con una musica che finalmente si può definire black metal, e che seppur finendo ancora troppo presto ed essendo un po’ scolastica, almeno riesce a centrare l’obiettivo con risultati discreti, e questo avviene anche in “As if the sea was a mirror”, dove il risultato è ancora decentrato verso il death melodico, ma almeno ci sono parti più black metal, per un risultato un po’ legnoso e poco variegato, ma che almeno a sprazzi fa funzionare il brano.
Insomma: i Sinister Ghost sono una band che ha fatto il primo full troppo presto, quando non erano pronti e quando forse era meglio provare prima si minutaggi più brevi, e il risultato è, come succede spesso per le bands che fanno il primo album troppo di fretta, qualcosa che manifesta potenzialità, ma che è fin troppo dispersa in influenze musicali estranee, per un risultato, come detto, acerbo e non imprescindibile. Salviamo i Sinister Ghost dalla bocciatura sia perché qui comunque qualcosa di buono l’abbiamo sentito, sia perché essendo un duo senza esperienza (dalla loro pagina di metal archives non vedo altre esperienze musicali) occorre dargli un’altra chance e dargli il tempo di maturare, fermo restando però che il lavoro da fare c’è.

Track by Track
  1. Draculea 60
  2. Draculea 55
  3. Jukai (A place to say goodbye) 60
  4. Self power 55
  5. As if the sea was a mirror 65
  6. The dark abyss of omerty 70
  7. Candid and pure 60
  8. The evil's chamber (2016 track) 60
  9. ...End (bonus track) 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
61

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 28.04.2022. Articolo letto 1180 volte.

 

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