Niamh «Supersonic» (2019)

Niamh «Supersonic» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
09.04.2020

 

Visualizzazioni:
1396

 

Band:
Niamh
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Titolo:
Supersonic

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mike ::
Tom ::
Mateja ::
Simo ::

 

Genere:
Alternative Metalcore

 

Durata:
35' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.11.2019

 

Etichetta:
GhostLabel Record
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il secondo album dei Niamh da Vercelli si chiama “Supersonic” e consiste in quel tipo di metalcore quasi del tutto estraneo al metal, dove le sonorità sono molto più simili all’hardcore, con abbondante melodia, ritornelli puliti su cui si basa buona parte dell’impatto, e un andamento quasi sempre basato sul riff in breakdown. Il tutto per un risultato a costanti luci e ombre, dove buone intuizioni musicali si alternano ad altre che suonano nettamente più già sentite e ordinarie.
L’inizio dell’album infatti non faceva presagire granché di buono, con una “Universe” non male per quanto ordinaria, ma a cui si affiancano poco dopo i riff troppo semplici dei due brani successivi, conditi da dei ritornelli che non escono come dovrebbero. Occorre aspettare “Polaroids” per sentire un brano più completo e compatto, che poggia quasi del tutto sulla melodia, ma dal risultato soddisfacente e tutto sommato riuscito. Tuttavia, da qui si va ancora a fasi alterne, con una “Black metal boy” che alza un po’ il tiro e riduce la melodia, ma con altri brani che suonano ridondanti e filler. Ne risulta un album che cerca di suonare personale e magniloquente, ma a volte ci riesce, e altre volte spreca le carte a disposizione, cercando troppo la melodia e rimanendo troppo imprigionati in qualche stereotipo del metalcore per troppo tempo.
In altre parole, “Supersonic” a grandi linee non è male, ma rischia di suonare come tante altre bands metalcore rifatte dalla produzione e che insistono sulla melodia, lasciando un punto interrogativo sulla longevità dell’album. Se siete fanatici di metalcore e non v’interessa più di tanto un apporto del metal sensu stricto, provate comunque a dare un ascolto a quest’album, anche se francamente più personalità ci servirebbe.

Track by Track
  1. Here comes the rain - Intro S.V.
  2. Universe 70
  3. Siberian 65
  4. You can't put the beast down 60
  5. Psyberian (hard trance remix) S.V.
  6. Polaroids 75
  7. Sterile and anaemic 55
  8. Black Metal boy 70
  9. Heart corroded, pain diluted 55
  10. Something in the way 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 09.04.2020. Articolo letto 1396 volte.

 

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