Laetitia In Holocaust «Fanciulli D'Occidente» (2024)

Laetitia In Holocaust «Fanciulli D'occidente» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
22.05.2025

 

Visualizzazioni:
87

 

Band:
Laetitia In Holocaust
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Titolo:
Fanciulli D'Occidente

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Stefano G.: vocals, guitars

Nicola D. A.: fretless bass

Marcello M.: drums

 

Genere:
Avantgarde Black Metal

 

Durata:
37' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.05.2024

 

Etichetta:
Dusktone
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Stavolta mi passa fra le orecchie una band per me conosciuta (ogni tanto succede) che si conferma portatrice di uno di notevole impatto, condito con orpelli progressive che la rendono ancora più particolare il loro black metal.
Band attiva ormai dal 2001, con base a Modena e qua alla prova col loro quinto album. Album con testi che si dividono fra Tolkien e l’antica Roma.
Qui la voce fa da filo conduttore diventando quasi (sperando di non dire un’eresia) quasi teatrale, una narratrice di storie.
Album che si apre con Celestial Buried, quasi un apripista, un manifesto del loro suono.
Tutto questo in mezzo a pezzi davvero tosti, tirati come “Earth As A Furnace” (un pezzo che deve diventare il manifesto del black metal o quasi) e pezzi più emotivi, evocativi come “A Dancestep Of Fate”, ritirando fuori influenze gotiche già presenti in passato. A mio modo di sentire un certo tipo di black metal che va a parare in scandinavia (Mahyem?) ma rilette in modo tutto italico (qualcuno ha presente i Spite Extreme Wing?); provate a sentire per esempio “Murmurs Of Faith” (terzo pezzo in scaletta), cattiveria pura che sale piano piano, partendo con un suono di violino che potrebbe ingannare; mentre “Jvlivs Caesar Germanicvs” (pezzo strumentale) mi ha spiazzato (positivamente) facendo da ponte fra i lati del disco; estremo, cattivo, black insomma ma davvero raffinato!!! E difatti subito dopo arriva “Devotio”, il prog nel black metal! Dove l’intro è messo li apposta per rapirti. Dancestep Of Tate è un altro pezzo dove il prog esce prepotentemente alla ribalta.
Conclude il lotto “From Plowshares To Swords”, altro pezzo tosto, cattivo, intransigente ma con quel tocco di melodia che non ti si stacca dal cervello.
Come dicevo un black metal scevro da modelli precisi di riferimento, dove il progressive aiuta a rendere ancora più straniante il loro modo di intendere il black metal. Ma come ho scritto anche sopra il suono ti resta in testa eccome. Un black metal dove a farla da padrone sono batteria e voce.
Un disco che non riesco a togliere dal lettore. E forse capisco perché la band lo ha definito il loro capolavoro. Hanno davvero raggiunto la perfezione in musica! Dove la cattiveria ti prende, quasi ti coccola per avvolgerti nella sua malvagità.
Ci si può innamorare di un disco??? Ecco io si!

Track by Track
  1. Celestial And Buried 85
  2. Earth As A Furnace 85
  3. Murmurs Of Fate 90
  4. Jvlivs Caesar Germanicvs 90
  5. Devotio 90
  6. A Dancestep Of Fate 85
  7. From Plowshares To Swords 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
89

 

Recensione di Bata » pubblicata il 22.05.2025. Articolo letto 87 volte.

 

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