«Nihil Extreme Metal Fest. 2010»

Data dell'Evento:
04.09.2010

 

Nome dell'Evento:
Nihil Extreme Metal Fest. 2010

 

Band:
Belphegor
Forgotten Tomb [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Forgotten Tomb
Isole
Nocturnal Depression
The Foreshadowing [MetalWave] Invia una email a The Foreshadowing [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di The Foreshadowing [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di The Foreshadowing [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di The Foreshadowing [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di The Foreshadowing [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di The Foreshadowing [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di The Foreshadowing
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Blind Horizon [MetalWave] Invia una email a Blind Horizon [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Blind Horizon [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Blind Horizon

 

Luogo dell'Evento:
Carlito's Pub

 

Città:
Retorbido (PV)

 

Promoter:
Nihil Productions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Nihil Productions

 

Autore:
Clode»

 

Visualizzazioni:
3434

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione E’ un tardo pomeriggio di fine estate quando arrivo al Carlito’s Pub di Retorbido, in provincia di Pavia, per un appuntamento davvero interessante che coinvolge band di culto della scena Doom, con alcune eccezioni, nazionale e internazionale.
Entro nel locale mentre stanno finendo di suonare gli Italiani Whiskey Ritual, autori di una performance, almeno per il poco tempo che li ho visti, grintosa e potente, e alfieri del Black ‘n’ Roll. Infatti i nostri hanno un’attitudine e una presenza sul palco decisamente boccheggiante, ma quello che arriva alle nostre orecchie è un Black Thrash vecchio stampo che in alcune parti mi ha ricordato gli storici Mortuary Drape.
E’ l’ora dei nostrani The Foreshadowing e del loro Doom dalle marcate tinte avant-garde. I ragazzi, forti dell’album appena uscito “Oionos”, stregano la ancora fredda audience, che li osserva a distanza ma senza perdersi una nota, con i pezzi tratti dalle varie produzioni, tra i quali spiccano la title track “Oionos”, e soprattutto la fantastica “Outsiders”, dove il cantante della band, Marco, riesce a esprimere sofferenza attraverso la sua voce, il tutto in un continuo richiamarsi di sonorità care a Katatonia e My Dying Bride.
La band successiva sono i francesi Nocturnal Depression del carismatico cantante chitarrista Lord Lokhraed, che ci portano in una dimensione, come il loro monicker lascia intendere, tutt’altro che allegra. Il gruppo e soprattutto il loro leader sono decisamente parchi di sorrisi e il loro depressive Black melodico attrae come una calamita i presenti, che per la prima volta dall’inizio della serata gremiscono le prime file e serrano i ranghi dando segno di apprezzare molto il cupo suono della band, che ci regala perle sonore prese dall’ultima fatica “The Cult of Negation”, ma senza dimenticare i cavalli di battaglia come l’intimista “Nostalgia”.
Ennesimo cambio palco ed ennesimo cambio di sonorità restando sempre nel territorio della musica più lenta che c’è: ora on stage ci sono gli Isole, band proveniente dalla fredda Svezia che ci propone un genere musicalmente vicino ai Katatonia, ma senza dimenticare le loro radici vichinghe, tanto da farmi ricordare in alcuni momenti il loro label mate Vintersorg. Dopo tanti gruppi seriosi finalmente una band che non ha paura di farsi vedere contenta di essere sul palco, infatti Bryntse e soci ci dimostrano quanto può essere divertente suonare questo genere sfatando del tutto le dicerie sulla freddezza della gente del nord. I ragazzi suonano tra le altre “Hollow Shrine”, “Forlon” e l’anthemica “From The Dark” dall’ultimo cd “Silent Ruins” andando a ripescare canzoni come “Green Demon”, tratte da “Throne of Void”, disco del 2006.
Il buio avvolge le campagne pavesi mentre sale sul palco la cult band italiana Forgotten Tomb. I nostri si dimostrano subito in gran forma aprendo con il medley di “Disheartenment”, “Alone”, “Steal My Corpse”, con il bassista Algol che si sbatte sul palco incitando i presenti mentre il leader della band, Herr Morbid, mi è parso decisamente nervoso per quasi tutta la durata del loro set, causa probabilmente i non eccelsi volumi di voce sul palco. A parte questo lo show dei nostri scorre senza incertezze e il pubblico presente risponde accalcandosi in massa sotto il palco. Alla fine la setlist comprenderà anche “Solitude Ways”, “A Dish Best Served Cold”, “Scars” per poi terminare con “Specters Over Venice”.
E’ arrivata l’ora degli headliner di questa serata, gli austriaci Belphegor, che col loro suono Death/Black senza compromessi segnano un netto cambio di tonalità rispetto ai gruppi che hanno suonato prima di loro. I ragazzi ci offrono un “Exclusive Blood Show” che si traduce in un concerto dei nostri a petto nudo cosparsi di sangue, o almeno così pareva dal fetore che si spargeva nell’aria. Vero mattatore della serata è il Chitarrista/Cantante Helmut che, come un invasato, incita i presenti al suono di continui Fuck e il bassista Serpenth, impegnato in un headbanging continuo, come si suol dire un vero bagno di sangue!
Per concludere posso dire di non vedere l’ora che la Nihil Production organizzi il prossimo Nihil Festival perché erano anni che non assistevo a un concerto praticamente in orario sul running order, in un posto davvero adatto a un evento simile, con tavoli all’esterno per godersi la frescura serale e prezzi accessibili; se poi contiamo che nel prezzo del biglietto era incluso anche un buono consumazione mi viene da dire: ma cosa volete di più… Ottimo!

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Clode Articolo letto 3434 volte.

 

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