Tassi «Northland III» (2022)

Tassi «Northland Iii» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
17.05.2022

 

Visualizzazioni:
726

 

Band:
Tassi
[MetalWave] Invia una email a Tassi [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Tassi [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Tassi [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Tassi

 

Titolo:
Northland III

 

Nazione:
Cina

 

Formazione:
Dryad :: All Instruments

 

Genere:
Post-Black Metal / Post-Hardcore

 

Durata:
1h 6' 8"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
18.03.2022

 

Etichetta:
Time Tombs Production
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Time Tombs Production [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Time Tombs Production [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Time Tombs Production

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Bad Dog Promotions
[MetalWave] Invia una email a Bad Dog Promotions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Bad Dog Promotions [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Bad Dog Promotions

 

Recensione

Tassi è un progetto più shoegaze che depressive (e con poco o nulla di black metal) proveniente dalla Cina, Pechino, e che in questi 66 minuti di musica, devo dire, riesce davvero a deliziarci, con una musica che più volte ci ricorda le atmosfere solari e silvestri dei primi Alcest e perfino Sigur Ròs. Giusto per dire quanto siamo lontani dal black metal.
L’inizio di “Star palace” infatti segna il leit motif per “Northland III”: Un mood incredibilmente solare e quasi poetico, molto disteso è ciò che sentirete in questo “Northland III”, con tanto di voce spesso cantata e narrata e su di una musica che piano piano ti convince sempre di più anche nonostante una voce urlata non sempre a tiro, e ciò che si sente in questo brano è di fatto massimizzato nella successiva “Fog of the bleak sea”, con giusto un po’ più depressive verso la fine del brano e una coralità notevole, influenza questa che riaffiora in brani come “Lake of fire” o “Memories…” che si apre verso la fine in maniera ineccepibile. E tutto questo quando c’è comunque un ritmo, perché non è raro in quest’album sentire anche intere parti o brani senza percussioni, come ad esempio il terzo brano, fino ad arrivare all’atmosfera calmissima della conclusiva “The voice of luna”, dove compaiono beats elettronici che rendono il tutto ancora più diafano.
E tutto questo con una ispirazione e una solidità compositiva davvero degni di nota. Certo, c’è un appoggio a “Mount Marylin” dei Tiamat in “Lake of fire”, e le parti più mosse finiscono per perdere rispetto a quelle più ariose, sminuendo la altrimenti eccellente atmosfera del nono brano o dell’inizio di “Nostalgia”, ma poco importa: la verità è che “Northland III” è un disco molto ben costruito e ben fatto, un acquisto fortemente consigliato se avete lasciato il cuore e qualche lacrima ai primi due dischi degli Alcest.

Track by Track
  1. Star Palace 75
  2. Fog of the bleak sea 80
  3. Equilibrium reincarnation 75
  4. Fairy 75
  5. Nostalgia 70
  6. Merkabah 85
  7. Lake of fire 75
  8. Memories of eerie fantasies II 85
  9. The adventures of ethernet 70
  10. The voice of the luna 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 17.05.2022. Articolo letto 726 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.