The Dhaze «Deaf Dumb Blind» (2020)

The Dhaze «Deaf Dumb Blind» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.01.2021

 

Visualizzazioni:
581

 

Band:
The Dhaze
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Titolo:
Deaf Dumb Blind

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Simone Pennucci :: Vocals, guitar
Vincenzo La Tegola :: bass, vocals
Lorenzo Manna :: drums

 

Genere:
Stoner / Psych

 

Durata:
53' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2020

 

Etichetta:
Sound Effect Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gran bell’inizio discografico per questo combo da Napoli chiamato The Dhaze, che a giudicare dalla copertina, titolo dell’album e veste grafica, sembrerebbe una chissà quale sperimentazione space rock oppure doom, e invece ci muoviamo su lidi stoner rock abbastanza desertici e vagamente psichedelici, che vengono tuttavia messi egregiamente a terra da una voce che si rifà chiaramente ai Soundgarden, come si sente sin dall’opener “Neurosis”.
Tuttavia, la vera faccia dei The Dhaze compare nei restanti minuti, con un sound nettamente più alternative rock (anche se chiaramente sempre sotto l’egida dello stoner) e easy listening, dove “All of my masks” declama la facciata più rock, mentre “Death walks with me” si fa notare per un tocco spiccatamente triste e decadente creato dagli assoli e dal lavoro del basso. Questo è il dna compositivo dei The Dhaze: un rock/grunge alternative che però sa anche cambiare pelle e suonare onirico, con tanto di sound simile ai Pink Floyd in “Dumb”, il tutto per un risultato che non fa una grinza, e che in 53 minuti e mezzo scorre liscio come l’olio, senza intoppi, senza autoreferenze e con una cura eccelsa dei brani, che mai vanno a suonare (per fortuna) come una serie di jam session rappezzate, e con il picco compositivo che corrisponde in “Blind”, un brano dove la fusione di queste due anime dei The Dhaze è pressoché ineccepibile.
In altre parole: Davvero ben fatto. “Deaf dumb blind” è un esempio di come si può suonare rock/grunge senza essere forzatamente retro, e come suonare post/rock senza essere troppo astrusi e insipidi, il tutto in un colpo solo. Niente male, eh?

Track by Track
  1. Inside - Intro S.V.
  2. Neurosis 75
  3. All of my masks 80
  4. Death walks with me 80
  5. Deaf 80
  6. Blind 80
  7. Dumb 80
  8. Like a picture – Empty lake 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 14.01.2021. Articolo letto 581 volte.

 

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