Noctu «Gelidae Mortis Imago» (2020)

Noctu «Gelidae Mortis Imago» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
31.03.2020

 

Visualizzazioni:
2150

 

Band:
Noctu
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Titolo:
Gelidae Mortis Imago

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Noctu :: Everything;

 

Genere:
Atmospheric Doom Metal

 

Durata:
1h 13' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.05.2020

 

Etichetta:
Transcending Obscurity Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Questi Notctu hanno dell’inquietante e lo dimostra il nuovo disco a sei tracce “Gelidae Mortis Imago” un lavoro prettamente doom metal atmosferico che ripone in sé dei tratti decisi oscuri e maledettamente funerei; le tracce si alternano tra un brano e l’altro da intermedi di qualche minuto per originare in definitiva tre consistenti lunghe tracce. Il growl dall’oltretomba si delinea sui tratti morbidi ma strutturalmente statici nei contenuti. I brani molto lunghi nella resa si propiettano costantemente su scenari aridi e non troppo nitidi dell’uscita al punto da rappresentare un fluido magmatico che traporta in sé quanto di più delirante possa immaginarsi. Dopo un intro, parte “Fitte Tenebre (Le Radici dell’Inferno)” dove, dopo una lunga agonia strumentale all’interno della quale si ode da lontano un growl oltretombale, il tutto viene poi sfaldato da un pianoforte che concede una pausa per poi riprendere l’inquietante delirio; dopo il secondo intermezzo di “Oltre I Cancelli del Cimitero”, brano ovviamente strumentale, partono i quasi venti minuti di ascolto di “Lucida Oscurità Senziente” un brano dall’apertura affidata ad un organo poi avvolto da distorti poco nitidi ma comunque originanti una nuova agonia musicale caratterizzati da un motivo di chitarra ripetuto più volte in cui insiste l’immancabile growl; il nuovo stacco di “ Sangue Sulla Mia Lapide” genera la pausa che anticipa la mezz’ora abbondante del conclusivo “Isolato da un Mondo Senza Speranza”, un’altra esecuzione molto lenta caratterizzata da sonorità vaghe tra cui addirittura le note del synth in modalità clavicembalo supportato dall’incessante growl e da qualche isolato distorto. Un particolare lavoro con la giusta inquietudine che, se migliorato un po’ di più nella produzione e con brani un po’ meno lunghi avrebbe diffuso ancora di più quell’effetto che indubbiamente riesce a emanare.

Track by Track
  1. Suicidio Al Chiaro di Luna S.V.
  2. Fitte Tenebre (Le Radici dell’Inferno) 70
  3. Oltre I Cancelli del Cimitero S.V.
  4. Lucida Oscurità Senziente 70
  5. Sangue Sulla Mia Lapide S.V.
  6. Isolato da un Mondo Senza Speranza 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 31.03.2020. Articolo letto 2150 volte.

 

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