The Clips «Dark Tales» (2018)

The Clips «Dark Tales» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Susie Ramone »

 

Recensione Pubblicata il:
16.05.2018

 

Visualizzazioni:
1078

 

Band:
The Clips
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Titolo:
Dark Tales

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Eros Leuzzi, basso;
Cristofer Casalino, chitarra;
Danilo Mancino, batteria e voce

 

Genere:
Stoner / Doom

 

Durata:
30' 39"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2018

 

Etichetta:
RLO Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Atmosfere gotiche, decadenti, sulfuree e al contempo dirompenti e sanguigne. Mondi cupi, generati da un ipnotico sound stoner/doom/psych, che crea paesaggi sonori vitalisticamente tetri e stati psichici catartici.
Sono i “racconti oscuri” dei The Clips, trio doom metal nato a Lecce nel 2016, che ha debuttato lo scorso aprile con l’Ep “Dark Tales”. L’album, presentato recentemente alle Manifatture Knos, sempre nella capitale del Barocco, è stato pubblicato per l’etichetta salentina Rio Records di Luigi Romano.
I The Clips – composti da Eros Leuzzi al basso, Cristofer Casalino alla chitarra e Danilo Mancino alla voce e batteria - rompono senza mediazioni il muro percettivo e colpiscono, o meglio, rapiscono fin dal primo ascolto, conducendo il fruitore in un magnetico viaggio doom-psichedelico che si rivela catartico per la psychè. Accomunati dalle influenze di band come Electric Wizard, Monolord, Kyuss, Sepultura, ma anche dei The Cure e Joy Division, il trio doom metal ha all’attivo molta esperienza live sui palchi del Salento, come l’apertura per il concerto, nel 2017, degli inglesi Sendelica alle Officine Ergot di Lecce. Ed è da questo background che nasce “Dark Tales”. Ad ognuna delle cinque, lunghe e travolgenti tracce dell’Ep corrisponde un racconto caratterizzato da figure allegoriche: streghe, maghi, vampiri e demoni che simboleggiano i tormenti esistenziali dell’Io. I testi, liriche ermetiche composte dal bassista Eros Leuzzi, sono “weird fictions” che richiamano gothic novels ispirate ai grandi dalla letteratura horror quali E. A. Poe e H.P. Lovercraft.
“Dark Tales” inizia con un neoclassico intro gothic, essenziale ed elegante nella sua struttura costituita da voce e piano. Successivamente ecco “The Not Dead”, song dalla cadenza ipnotica, caratteristica tipica del doom di matrice sabbathiana, che esplode nell’articolato e potente assolo centrale. Il tessuto sonoro del brano, sul quale si staglia la poderosa linea vocale growl del batterista Danilo, è sostenuto con vigore dalle parti di basso che seguono la melodia: la piacevole omogeneità del sound è lapalissiana. Il pezzo, che racconta di un amante che accetta, per amore, la condanna ad una dolorosa vita eterna, si infila nella mente e nell’anima, permanendo nell’essere dell’ascoltatore.
E’ la volta, poi, di “Black Angel”, pezzo dall’intro sontuoso, in cui le parti di chitarra di Cristofer continuano ad innestarsi, sinuose e libere, ai ritmi doom, erigendone la melodia. Il brano racconta la storia di un angelo nero che incute all’amato sofferenze tali da provocarne la morte in nome dell’amore. La tematica della compenetrazione tra eros e thanatos pervade, infatti, tutto l’Ep, come sottolinea Eros Leuzzi. Egregia è poi “The Wizard”, song che sancisce con chiarezza la compattezza sonora creata spontaneamente dai Clips. I tre musicisti suonano all’unisono, generando un’onda doom dalla carica esplosiva, sostenuta dal notevole spessore culturale espresso attraverso riferimenti simbolici che descrivono percorsi esistenziali accidentati. L’ultimo dei “Dark Tales” s’intitola “The Wich”. Introdotto da parti di basso “incantatrici”, il brano si sviluppa, potente ed epico, in una melodia decadente, che si esprime, tra fluttuazione del suono e pathos crescente, in un appassionante tripudio di psych-stoner-doom. E che narra l’angoscia di chi vorrebbe liberarsi, invano, da un amore mortifero. Già da questo primo Ep, in ultima analisi, i The Clips giungono all’universalità della psychè.

Track by Track
  1. Intro 90
  2. The Not Dead 90
  3. Black Angel 90
  4. The Wizard 90
  5. The Wich 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
88

 

Recensione di Susie Ramone » pubblicata il 16.05.2018. Articolo letto 1078 volte.

 

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