Nasty Ratz «First Bite» (2015)

Nasty Ratz «First Bite» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
19.01.2016

Band:
Nasty Ratz

Titolo:
First Bite

Nazione:
Repubblica Ceca

Formazione:
Jake Widow :: Lead vocals
Stevie Gunn :: Lead guitar, vocals
Tommy Christen :: Bass guitar, vocals
Rikki Wild :: drums, vocals

Genere:
Glam / Hair Metal

Durata:
36' 36"

Formato:
CD

Data di Uscita:
01.12.2015

Etichetta:
Sleaszy Rider Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Per “First bite” dei Nasty Ratz, album di debutto degli Sleaze rockers da Praga, permettetemi due parole su di una copertina tra le più imbarazzanti che io abbia mai visto. Certo, c’è un bel paio di gambe come i Motley Crue insegnano, ma a ben vedere, c’è del sangue sulle gambe. E sì, proviene proprio da dove avete capito, non c’è dubbio. Ora guardate il nome dell’album, e paragonatelo a ciò che vedete. A me fa pensare ad una delle due cose: O il primo “morso” è avvenuto davvero troppo forte, oppure a questa povera tipa hanno strappato gli indumenti nel giorno del mese più sbagliato che si poteva (Segno che il “primo morso” è qualcosa da dimenticare? Mistero...). E soprattutto notate, oltre alle scarpe brutte, la strana posizione delle gambe, che francamente ricorda quella di una che si trattiene perché se la sta per fare sotto. Perdonatemi questa digressione sulla copertina, è ovvio che conta solo la musica, ma trovare questo cd sugli scaffali con questa cover provoca solo risate generali e scoraggia molto all’acquisto. Una copertina davvero sbagliata.
E sarebbe un peccato, perché “First Bite” è comunque un album molto dignitoso e degno di nota, che condensa 36 minuti di un album che deve tutto o quasi a solo due nomi: Cinderella e soprattutto Motley Crue di “shout at the devil”. Sarà poco originale quanto volete, ma “First bite” è fatto bene, suonato bene soprattutto da una grande chitarra solista, e soprattutto si lascia ascoltare che è un piacere, dalla prima “Love at first sight”, passando per gli highlights del disco, che sono la ballad classica e ruffiana ma efficace di “Morning dreams come true”, la diretta “Snort me”, e “N.A.S.T.Y.” più adatta a funzionare da live grazie ad alcune parti da sing along. Certo, niente di originale come detto, ma tanto di godibile grazie ad una pulizia tecnica più che buona e a dei volumi che imitano molto i dischi degli anni 80, donando a “First Bite” un tocco di vintage che non guasta per niente. E sinceramente in un momento come questo dove i grandi nomi del glam vivono di rendita e gli assi del rock n roll, come si sa, passano purtroppo a miglior vita; un ripasso ai Motley Crue dunque poco originale, ma fedele e che non fa male affatto, anzi.
Più o meno, questo è quanto basta per descrivere “First Bite”. Un album che non ha nessuna pretesa se non di farvi divertire e appassionare ancora di più al glam rock n roll, con un altro album dove la ricetta è sempre quella, classica ma di certo per nulla disprezzabile. Tranquillamente consigliabile ai collezionisti del glam rock.