Double Treat «Wander Thirst» (2013)

Double Treat «Wander Thirst» | MetalWave.it Recensioni Autore:
GulloBM »

 

Recensione Pubblicata il:
08.07.2013

 

Visualizzazioni:
874

 

Band:
Double Treat
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Titolo:
Wander Thirst

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Sotiris Lagonikas:
Vocals, Drums, Guitars, Keyboards

Chris Kissadjekian:
Bass, Vocals

 

Genere:
Metallic Hard Rockin' Blues

 

Durata:
46' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.04.2013

 

Etichetta:
Sleaszy Rider Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sotiris Lagonikas e Chris Kissadjekian sono due navigati ed esperti rocker della scena greca; nel 2000 hanno deciso insieme di dare vita ai Double Treat, mischiando le inluenze prog del primo e doom del secondo in una miscela rock dalle tinte eterogenee.
Tutto ciò lo si può ben sentire nel loro nuovo album, “Wander Thirst”: “Never Too Late” è una soft ballad un po’ anonima, mentre il pepe comincia ad arrivare già dal secondo pezzo, “Even The Score Tonight”, dove gli influssi rock ‘n’ roll la fanno da padroni.
“Till The End” è una carica esplosione di rock e nitroglicerina, mentre “Dreams Coming Back To Life”, “Who Says?” e “Die Less” sono inquietanti sinfonie prog/doom rock.
Seguono la melensa e ricca “I’ll Take Your Life”, che ricorda, a tratti, lo stile del penultimo Ozzy in “Black Rain” (2007), “They’re Hunting Me” e la suggestiva “Wander Thirst”.
La title track è il picco più alto raggiunto da Lagonikas e Kissadjekian nel loro album: un arpeggio cupo e doom fino ai massimi livelli creano atmosfere apocalittiche e ambient, lasciando notevole spazio anche a pregevolezze progressive e dolci melodie.
La penultima traccia è “Guardian Hesperus”, stranissimo rock ‘n’ roll rivisitato in chiave moderna, mentre il CD si conclude con una cover riarrangiata della celeberrima “Knocking On Heaven’s Door”, che i due greci riescono a mascherare dietro un tessuto prog/doom e stoner à la Tool.
Nell’album si nota l’esperienza e la tecnica notevole dei due musicisti, e seppure non ci troviamo di fronte ad un capolavoro, tuttavia bisogna rimarcare la pregevolezza e la gradevolezza di “Wander Thirst”, apprezzabile da un pubblico vastissimo e differenziato; inoltre, altro grande merito che va riconosciuto al duo di Atene è aver dato vita ad un bel prog non sviluppato su velocità o tecnica, ma su armonia ed atmosfere.
Davvero sottovalutati.

Track by Track
  1. Never Too Late 70
  2. Even The Score Night 80
  3. Till The End 80
  4. Dreams Coming Back To Life 75
  5. Who Says? 75
  6. Die Less 85
  7. I'll Take Your Life 80
  8. They're Hunting Me 60
  9. Wander Thirst 95
  10. Guardian Hesperus 80
  11. Knocking On Heaven's Door 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
80

 

Recensione di GulloBM » pubblicata il 08.07.2013. Articolo letto 874 volte.

 

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