Joel Grind's Yellowgoat «The Yellowgoat Sessions» (2013)

Joel Grind's Yellowgoat «The Yellowgoat Sessions» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Elbereth »

 

Recensione Pubblicata il:
10.05.2013

 

Visualizzazioni:
769

 

Band:
Joel Grind's Yellowgoat
[MetalWave] Invia una email a Joel Grind's Yellowgoat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Joel Grind's Yellowgoat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Joel Grind's Yellowgoat [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Joel Grind's Yellowgoat

 

Titolo:
The Yellowgoat Sessions

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Joel Grind - All instruments, Vocals

 

Genere:
Black / Speed / Thrash Metal

 

Durata:
24' 55"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Nimbit Music
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Nimbit Music [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Nimbit Music

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Earsplit PR
[MetalWave] Invia una email a Earsplit PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Earsplit PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Earsplit PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Earsplit PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Earsplit PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Earsplit PR

 

Recensione

Progetto solista per Joel Grind, master mind dei trasher americani Toxic Holocaust. Registrato nell'arco di due giorni nell’estate del 2012, The Yellowgoat Sessions, che lui stesso ha definito come “dirty rock’n roll”, è intriso di un sound proprio di Motorhead, Bathory, Venom, band che sicuramente hanno segnato la formazione musicale e l'evoluzione stilistica di Mr. Grind e si discosta, anche se di poco, dalla produzione tipica dei Toxic Holocaust.

L’album, dieci tracce (includendo intro e outro) per un totale di circa mezz’ora, ha una produzione abbastanza asciutta, essenziale, in alcuni punti si può sentire addirittura il ronzio dell’amplificatore della chitarra. È un lavoro dai riff semplici, aggressivi e grezzi, in puro stile Eighties, e un punto di merito gli va assegnato per aver lasciato il suono della chitarra abbastanza pulito, più clean perfino delle parti vocali che sono leggermente distorte, irruente e caustiche fin dai primi minuti. Pochissimi gli inserti melodici e brevi assoli blues-oriented, drumming efficace ma poco fantasioso e linee di basso di cui Lemmy potrebbe essere orgoglioso.

Consigliato ai fan del polistrumentista yankee biondo crinito.

Track by Track
  1. Ascension (Intro) 60
  2. Hell's Master of Hell 60
  3. Vengeance Spell 70
  4. Foul Spirit Within 65
  5. Cross Damnation 65
  6. Grave Encounters 70
  7. Black Order 65
  8. The Eternal One 70
  9. Hail to Cruelty 70
  10. Descension (Outro) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di Elbereth » pubblicata il 10.05.2013. Articolo letto 769 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.