Revelation's Hammer «Revelation's Hammer» (2013)

Revelation's Hammer «Revelation's Hammer» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
June »

Recensione Pubblicata il:
09.05.2013

Band:
Revelation's Hammer

Titolo:
Revelation's Hammer

Nazione:
Norvegia

Formazione:
Accuser - vocals, guitars & bass
Myrvoll - session drum
Exilis - session keyboard

Genere:
Apocalyptic Black Metal

Durata:
47' 42"

Formato:
CD

Data di Uscita:
03.06.2013

Etichetta:
My Kingdom Music

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Se penso all'apocalisse, cosa che faccio generalmente il giovedì sera dopo le dieci con una birra gelata e qualche snack piccante, mi vengono in mente immagini liberatorie: chiese che crollano su papi, studi televisivi che crollano su Papi... e poi, certo, la terra che si spacca e il cielo che si squarcia, cristiani che pregano e non serve a nulla: presto cadrà qualcosa anche sulle loro testoline vuote spaccandole irrimediabilmente. Insomma, cose che non si vedono mai, grandiose e inusitate, strabilianti e devianti. E poi c'è qualcuno che la deve sparare grossa: credo che anche per lui ci sia un bell'edificio pronto a sfracellare il suo cranio quando verrà quel giorno. Costui si fa chiamare Accuser, e ha un progetto tutto suo: Revelation's Hammer, autodefinitosi “Apokalyptic Black Metal”, qui recensito. Tanto per cominciare in questo album non c'è nulla che non avete sentito almeno un milione di volte, a meno che non sia il vostro primo album di black metal; anche se questo fosse realmente il vostro approccio al black metal, dubito realmente che riuscirete ad evincerne le trame sinistre e lugubri, e il senso di desolazione tipici di questo genere. Ma poi dove sta l'apocalisse? Dove me la richiami la fine del mondo con questi giri sentiti fino alla nausea ed oltre? Non c'è veramente spazio per nulla che non sia già stato scritto e meglio interpretato dagli Emperor, dai Marduk o dai Dark Funeral. La presenza di nomi noti della scena black metal come session non serve a nulla, se non a riprendere quelle stesse canoniche soluzioni, per altro con una registrazione esageratamente pulita e brillante; credo che neanche quindici anni fa sarebbe stato un prodotto molto originale.
Più l'ascolto è più sembra una presa in giro. Bastasse venire dalla Norvegia per fare del black metal interessante non avrei dubbi nel dire che costui non è norvegese.