Recensione

Ultimo lavoro per gli Zona D'Ombra, un EP di un quarto d'ora, a distanza di un paio d'anni dalla prima demo del 2005. Il territorio esplorato dal gruppo è un metal melodico, ma anche piuttosto ricercato da punto di vista della tecnica, che ha diversi punti in comune con quanto proposto dai Death dell'ultimo periodo, per intenderci quelli di Individual Thought Patttern. L'utilizzo di quel particolare tipo di screaming avvicina troppo il cantante a Chuck Shuldiner, rendendo ancora più palese la fonte d'ispirazione di questo progetto. Naturalmente anche la parte strumentale si muove sui medesimi passi con tempi sincopati, linee di basso ricche di fioriture e ardite ritmiche di chitarra. L'impasto sonoro è purtroppo penalizzato da una produzione troppo live, che non rende al meglio i singoli strumenti. In ogni caso, nonostante le peculiarità degli strumentisti, stiamo qui parlando di una demo spesso banale che offre delle composizione suonate come si conviene, ma troppo anonime, se non palesemente riferite alla leggendaria band californiana di cui sopra. Qui è li si intravedono delle soluzioni che vorrebbero caratterizzare diversamente la produzione, come l'incipit dell'ultima traccia, “Death is Coming” (un titolo che non brilla per l'originalità), ma poi tutto si perde nelle solite trame.

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