Skalf «Vallis Decia - Le Voci dei Dispersi» (2023)

Skalf «Vallis Decia - Le Voci Dei Dispersi» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
07.12.2023

 

Visualizzazioni:
195

 

Band:
Skalf
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Titolo:
Vallis Decia - Le Voci dei Dispersi

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Tiziano Valente :: guitars, composition;
- Filippo Magri :: bass, vocals, lyrics;

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
23' 20"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
07.12.2023

 

Etichetta:
Drakkar Productions
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il duo black metal degli Skalf, progetto ispirato esclusivamente ai paesaggi della Val di Scalve, propone questo Ep di sei tracce intitolato “Vallis Decia le voci dei dispersi”, lavoro ispirato esclusivamente alla tragedia del Gleno in cui, esattamente cento anni fa, a causa del crollo di una diga, perirono 356 innocenti vittime oltre ad altre persone dichiarate scomparse e mai più rinvenute. Le sei tracce dell’Ep portano ognuna il titolo di un villaggio decimato dall’incontrollabile furia dell’acqua attraverso la narrazione e il racconto di una persona scomparsa. Sotto un profilo compositivo, la struttura dei brani si presenta in maniera abbastanza semplice e melodica e ad avere la meglio su tutto è in definitiva il buon scream, molto immedesimato nel ruolo, rispetto al rimanente contesto. In sostanza i brani, stante la determinazione prestata, sembrano seguire tutti il medesimo senso senza poi diversificarsi troppo l’uno dall’altro per risultare alla fine non troppo emozionanti. Dopo l’apertura affidata a “Bueggio”, brano questo probabilmente tra i migliori del platter per la coesione e la discreta intesa delle varie componenti, segue “Dezzo” la cui apertura pare essere più dark che black metal e dove un mid tempo si propaga per l’intera durata senza aggiungere troppe variazioni; meno entusiasmante del suo predecessore è “Angolo”, dove alla fine dell’ascolto si perde addirittura un po’ il senso di orientamento a causa della mancanza di variazioni ritmiche che invece avrebbero generato contesti altalenanti più da presa; anche “ Mazzunno” si caratterizza per il motivo in apertura e con qualche variazione che si propaga per la sua intera durata; le cose vanno decisamente meglio con “Corna del Dafno” dove le variazioni ritmiche si fanno sentire cambiando, di tanto in tanto, l’assetto strutturale del brano. L’Ep si rileva in definitiva abbastanza semplice nei contenuti e forse sin troppo omogeneo nelle strutture; ciò che in ogni caso è indubbiamente da tenere in considerazione è lo scream definibile come elemento essenziale e ben collaudato per il genere.

Track by Track
  1. Buezzo 60
  2. Dezzo 65
  3. Angolo 60
  4. Mazzunno 60
  5. Corna del Darfo 70
  6. Belviso dove nasce il Gleno S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 07.12.2023. Articolo letto 195 volte.

 

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