Intervista: The Archetype

Nessuna Descrizione Gli archetype, band nata nel 2006, ci raccontanoun po' della loro storia e delle loro esperienze, sulla scia del loro neorilasciato cd "the fallen grace".

 

Ciao ragazzi innanzitutto ci spiegate un po' com'è la vostra storia?

Il gruppo nasce nel 2006 con il proposito di creare una proposta originale, cercando l’ispirazione in quei gruppi che fanno parte del nostro bagaglio culturale, senza però chiudersi dentro i confini precisi di un genere. Il fulcro della nostra composizione è la ricerca della melodia, unita all’aggressività del metal moderno. Abbiamo mosso i nostri primi passi su un palco nel 2007 e gradualmente ci siamo fatti conoscere, riuscendo ad ottenere anche delle belle date con gruppi come Hour Of Penance, Eldritch, A Storm Of Light. I buoni riscontri con il pubblico sono stati per noi una conferma che ci stavamo muovendo nella direzione giusta e nel 2008 siamo entrati in studio per registrare “The Fallen Grace”. All’inizio dell’anno abbiamo firmato con Lost Sound, per la distribuzione del disco in Europa.

Come vi siete avvicinati al genere che poi avete prescelto per la vostra band?

Siamo partiti in maniera molto naturale, semplicemente scegliendo di fare il genere che più ci piace. Poi, via via che il gruppo si è consolidato e che le influenze e le attitudini musicali di ciascuno di noi sono emerse e si sono fuse a quelle degli altri, ci siamo in parte allontanati dall’idea originale, creando uno stile più personale.

A chi vi ispirate e da chi o cosa prendete l'energia per la vostra musica?

Principalmente dai gruppi metal “moderni”, come possono essere Opeth, Nevermore etc. Ognuno di noi ha poi le sue influenze, che spaziano dai Death a Jeff Buckley, passando per Anathema, Pink Floyd, Judas Priest, Queen etc. Alcune di queste influenze si percepiscono nelle nostre canzoni, altre non si avvertono, sia perché magari troppo “elevate”, sia perché apparentemente molto lontane da quello che facciamo, ma sono comunque presenti nel nostro bagaglio personale.

Come vengono composte le canzoni all'interno del gruppo? Lavoro di squadra o una mente sola?

Solitamente l’ossatura del pezzo viene creata da una mente sola; tipicamente Giordano o Alessandro, a volte Niccolò. In alcuni casi si tratta di una bozza, con le melodie principali e un’idea generale della struttura, in altri di un pezzo intero, con tutte le parti di chitarra e basso. Curiamo poi l’arrangiamento in sala prove, partendo dalla batteria e componendo poi le linee di voce. Cerchiamo di lasciare la composizione delle parti principali di un pezzo nelle mani di una sola persona, per evitare mostruosi Frankestein in cui ognuno aggancia un riff a quello proposto da un altro, perdendo di vista l’intenzione, l’idea generale del brano.

Vi sentite, come dire, "arrivati" musicalmente o operate ancora un grosso lavoro sul vostro sound?

Non siamo assolutamente arrivati, anzi siamo appena partiti. In questi anni siamo riusciti a creare una buona amalgama e un ottimo affiatamento, abbiamo lavorato sul nostro suond ma c’è sicuramente ancora molto da fare. Con la registrazione di questo primo disco abbiamo avuto la concreta possibilità di sentire, noi per primi, i punti forza e di debolezza della nostra musica; una buona partenza, di cui siamo molto soddisfatti, ma che non può farci lasciare da parte l’aspetto auto-critico, fondamentale per poter migliorare.

Credete che la scena metal italiana abbia posto per i migliaia di gruppi emergenti che ci sono?

Domanda piuttosto facile: la risposta è ovviamente no. Certo, dipende da cosa intendiamo per “scena metal” e per “posto”. Puoi sicuramente arrivare a farti un nome nella realtà locale, guadagnandoti un piccolo posto nell’underground, ma difficilmente si riesce ad ottenere qualcosa di più. Se suoni metal però lo fai per divertirti e, senza chiuderti nessuna strada, continui a cercare di farti largo e ad emergere. Chi sa se poi un domani non ti trovi a suonare a Wacken?

Ormai la gente scarica musica a tonnellate: che ne pensate?

Per un gruppo internet è il mezzo più facile, diretto ed efficace di promozione e divulgazione della propria musica. Scaricare non è necessariamente un male, dipende dall’ascoltatore. Internet mette a disposizione (in modo legale o meno) tutta la musica del mondo a costo zero, permettendo di scoprire tanti gruppi che probabilmente una persona non scoprirebbe se dovesse acquistare il cd. Purtroppo molti si fermano a questo livello e non comprano mai nessun disco, indipendentemente dal costo che ha, portando ovviamente le case discografiche a chiudere i battenti. È però evidentemente inutile lottare contro i mulini a vento, cercando di impedire di scaricare musica e non accentando la realtà dei fatti. Internet c’è ed offre migliaia di possibilità! Forse il problema non è quello di fermare il donwload, quanto quello di mettersi al passo con i tempi e sfruttarlo in altri modi.

Come vivete l'attività live del gruppo?

In questo periodo ci stiamo concentrando nella ricerca di date per la promozione del disco. I live sono sicuramente fra i momenti più belli e più divertenti dell’attività di un gruppo, soprattutto quando ti trovi in un concerto ben organizzato, di fronte ad un pubblico numeroso. I concerti ti creano sempre un po’ di tensione ma sono come una droga, più ne fai e più ne vorresti fare.

Un aneddoto particolarmente divertente delle vostre avventure come band da raccontarci?

Ricordo di una volta allo Stony Pub di Pontassieve, in cui inscenammo un rito satanico al culmine del quale lanciammo merendine sul pubblico. Gianluca utilizzò un flight case come fosse la bara di un finto funerale blasfemo e lo portò di fronte al pubblico con fare solenne. Dopo aver frugato dentro la bara iniziò a tirarne il contenuto sul pubblico, il quale, temendo che si trattasse delle solite frattaglie da “metallari” indietreggiò un po’ schifato. Dopo qualche secondo, qualcuno realizzò che trattavasi in realtà di merendine del “candido mulino” e assistemmo al balzo in avanti sul cibo!

E ora lo spazio a voi: dite ciò che volete!

Prima di tutto vorremmo ringraziarvi per la bella recensione che avete fatto del nostro disco. Il nostro obiettivo era quello di fare “50 minuti di buon metal” e fa sicuramente piacere leggere che, almeno per qualcuno, abbiamo centrato l’obiettivo. Non abbiamo altro da aggiungere, se non un invito a tutti ad ascoltare la nostra musica, comprando il cd (come da domanda n. 7). Speriamo che vi piaccia e di vedervi numerosi ad uno dei nostri prossimi concerti!

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Intervista di Lacrima Articolo letto 1445 volte.

 


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