Liminal Shroud «Through the False Narrows» [2020]

Liminal Shroud «Through The False Narrows» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
03.12.2020

 

Visualizzazioni:
1101

 

Band:
Liminal Shroud
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Titolo:
Through the False Narrows

 

Nazione:
Canada

 

Formazione:
- Aidan Crossley :: Guitar, Vocals;
- Rich Taylor :: Bass, Vocals;
- Drew Davidson :: Drums;

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
54' 30"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.11.2020

 

Etichetta:
Hypnotic Dirge Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il debutto del trio canadese dei Liminal Shroud, band black metal formatasi solamente nel 2017, prende il nome di “Throungh The False Narrows”, all’interno del quale sette tracce danno vita ad un’ora scarda di ascolto riuscendo a miscelare moltissimo melodici su una base che incentra il proprio potenziale su andature moderate e mai troppo accelerate. Acerba non poco l’attitudine dello scream, gelido e malvagio il cui sapore assume sempre più i toni demoniaci sullo splendido lavoro della chitarra; il combo si cimenta quindi in scenari mai scontati o determinati ma spazia al meglio all’interno della propria creatività protesa costantemente al male. I brani ne sono un esempio, soprattutto anche per quanto attiene il senso di angoscia che trasuda nota dopo nota, lasciando un senso di malessere e di disperazione. Il sound, molto nitido, rende il tutto assai appetibile, offrendo, a cominciare da “A Hollow Visage”, forse un po’ troppo lungo per aprire un platter, un brano ricco di iniziative, in cui impervia moltissima melodia e tanto malessere; segue poi “Tainted Soil”, piuttosto lento in apertura e incentrato su una successiva e caratteristica accelerazione, tipica del black metal, senza inscenare chissà alcun particolare pergiuro. Anche “To Forget” si mantiene sulla linea compositiva del proprio predecessore offrendo un quadro ritmico ghiotto reso su un piacevole mid tempo; il seguente “The Grotto” parte con una ritmica acustica di chitarra nuovamente diretta ad offrire contenuti moderati dove il malvagio scream fa tutto il resto; un basso acustico invece segna l’inizio di “Erupting Light” del medesimo tenore della precedente con qualche linea ritmicamente maggiormente più tirata e intensa; “ Sentinel” risulta forse uno dei brani maggiormente significativi del platter in tipico assetto black metal tra velocità, cattiveria e freddezza che ci porta al conclusivo “Lucidity” altra lunga performance di oltre dieci minuti di ascolto che convalida, in conclusione, un disco non troppo particolare e abbastanza generico nei contenuti.

Track by Track
  1. A Hollow Visage 65
  2. Tainted Soil 70
  3. To Forget 65
  4. The Grotto 65
  5. Erupting Light 65
  6. Sentinel 75
  7. Lucidity 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 03.12.2020. Articolo letto 1101 volte.

 

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