Vallorch «Neverfade» [2013]

Vallorch «Neverfade» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
09.03.2013

 

Visualizzazioni:
3009

 

Band:
Vallorch
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Titolo:
Neverfade

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sara Tacchetto - Vocals, Bagpipe
Matteo Patuelli - Guitar, Scream, Growls
Leonardo Dalla Via - Bass, Scream, Clean Vocals
Marco Munari - Guitar
Massimo Benetazzo - Drums, Percussions
Martina Mezzalira - Violin
Demetrio Rampin - Bagpipe, Accordion, Tin and Low Whistles, Percussions, Glockenspiel, Mandola

 

Genere:
Folk metal

 

Durata:
54' 25"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.01.2013

 

Etichetta:
Moonlight Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

D'accordo, mettiamo subito in campo le cose certe. I Vallorch sono capaci? Si, questo è innegabile. Che genere fanno? Folk Metal dalle tinte aggressive, alternando voce maschile scream e femminile operistica. Hanno prodotto un buon album che vale i soldi che spenderò per acquistarlo? E' proprio questo il problema che vorrei risolvere.
In tutta onestà, non posso dire che l'album sia brutto. Ha qualche momento parecchio interessante, un paio di canzoni spiccano, si nota un ottimo lavoro di fisarmonica, ma non riesco sinceramente a dire che sia un album in grado di stagliarsi sopra alla marea di gruppi folk che nascono in questo periodo. E'... Medio. La voce femminile ha esecuzioni interessanti e linee molto buone, ma risulta spesso fuori fuoco e a volte da' una vaga impressione di non trovarsi nel posto giusto. I vari riff non suonano male, ma sembrano sempre un po' poco convinti e restano difficilmente impressi, e nelle canzoni più lunghe sembrano davvero ripetitivi. La qualità sonora non è pessima, ma nemmeno di grande livello.
Il problema principale è che in quasi tutto il disco i Vallorch non arrivano mai a una proposta davvero valida. Hanno molte canzoni buone, un gran bagaglio di abilità tecnica e qualche idea niente male, ma l'impressione è che si fermino sempre un gradino sotto quello che potrebbero ottenere realmente con le loro capacità. Ho ascoltato parecchio il disco, e mi è rimasto davvero poco in testa della loro musica... E il fatto che facciano parte di uno dei generi più popolati del metal non gli sarà d'aiuto in futuro.
Ma è proprio a guardare al futuro che vi invito, un po' perchè sono un inguaribile ottimista, un po' perchè conosco le meccaniche dei gruppi; e i Vallorch sono un gruppo che non realizza appieno il proprio potenziale... Per ora. Il fatto che questo sia il primo album e il fatto che dia l'impressione che le loro vere capacità siano molto maggiori fanno ben sperare. Se se la giocano bene, con un po' di maturazione e esperienza potrebbero ottenere risultati importanti.
Ma per ora, l'album fa fatica a spiccare in un genere pieno di roba decente ma non memorabile. Se amate vestirvi da barbari e cacciare nei boschi allora fa per voi, altrimenti il mio consiglio è di fare un vero tentativo con il prossimo album. O quello dopo, per essere completamente sicuri.
Un'ultima cosa: Il Fuggevol Sogno. E' un esperimento, e a mio parere il punto più interessante del disco, che lascia gli stereotipi guerreschi e metallari per uno spiazzante approccio sia tematico che sonoro. Riuscito? Più delle altre di sicuro, ma qualche punto in più lo meritano per l'idea.

Track by Track
  1. Night Fades 65
  2. Voices of North 70
  3. Join the Dance! 75
  4. Fialar 70
  5. Endless Hunt 65
  6. Sylvan Oath 65
  7. Störiele 65
  8. Silence Oblivion 60
  9. Anguana 55
  10. Leave a Whisper 60
  11. The End 65
  12. … A New Light Rises 55
  13. Il Fuggevol Sogno 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
67

 

Recensione di MrSteve pubblicata il 09.03.2013. Articolo letto 3009 volte.

 

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