Dynfari «Sem Skugginn» [2012]
Dynfari
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Titolo:
Sem Skugginn
Nazione:
Islanda
Formazione:
Jón Emil :: Percussion, Guitars
Jóhann Örn :: Vocals, Bass, Guitars
Genere:
Durata:
1h 15' 51"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
La Code666, label rinomata per mettere sotto contratto gruppi che puntano tutto sull’originalità ci riprova e riesce di nuovo a centrare il bersaglio assoldando gli islandesi Dynfari, un gruppo che propone un Black metal estremamente atmosferico e fortemente influenzato dal doom e da certo depressive, ma con la parte musicale a farla da padrone e con un cantato minimale e raramente presente. Il resto del disco si adagia su lente digressioni a volte arpeggiate, a volte più propriamente composte da riffs, a volte astratte e più raramente rabbiose. Ma sempre convincenti, ed è proprio questo il punto di forza del disco.
L’opener “Glotun” è spoglia ma dai suoni profondi e evocativi, contrapposta alla feroce entrata della lunghissima “Hjartmyrkvi” che subito contrappone parti lente a volte anche corali ad altre più veloci, con tutte le altre canzoni a rispecchiare soluzioni stilistiche su questa falsariga, e con la parte migliore del disco costituita dalla più completa “Svartir Himnar” e dalla più convincente “Myrkrasalir”. La curiosità del disco è che oltre alla riuscita generale delle parti veloci, si contrappongono delle parti lente dal feeling eccellente, lente e decadenti eppure spesso maestose, a volte (come nella fine di “Hjartmyrkvi”) struggenti, e direi addirittura quasi incantate nella parte lenta di “Augnablik”, una sensazione rara da trovare nelle bands proponenti attualmente un genere simile, confermata tra l’altro dalla seconda parte della title track e dalle ottime filtrazioni di chitarra e voce dell’outro “Eilifd”.
Un disco dunque estremamente comunicativo ma soffuso, che necessita un ascolto completo (e ne avrete di che sentire, visto che il cd è composto da 8 canzoni ma dura quasi 76 minuti) e che punta alla resa globale del disco piuttosto che ai momenti salienti all’interno delle composizioni, originale e dettagliato, a cui forse manca solo una cosa: uno sfogo a tutta l’atmosfera della musica proposta nel disco, una parte tirata veramente prolungata e che porti ancora più varietà alla musica dei Dynfari. Ma a parte questo dettaglio: cari amanti del black metal atmosferico, del doom e affini, del black/doom e del depressive, questo cd è una cosa da sentire. È il frutto di una band capace e che saprà come affascinarvi. L’acquisto è per me fortemente consigliato per gli amanti delle suddette sonorità.
Track by Track
- Glötun 65
- Hjartmyrkvi 70
- Svartir Himnar 80
- Myrkrasalir 80
- Stillt 65
- Augnablik 70
- Sem Skugginn I 75
- Sem Skugginn II 75
- Eilífd 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
72Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 1130 volte.
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