Before the Fall «Antibody» [2012]

Before The Fall «Antibody» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Karmator »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Before the Fall

Titolo:
Antibody

Nazione:
Austria

Formazione:
Michael "mike" Kronstorfer - Vocals, Guitar
Rudolf "rude" Obermann - Guitar
Ljubo Lukic - Guitar
Luca Boccia - Drums
Philipp Puc - Bass

Genere:

Durata:
50' 36"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2012

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Occupiamoci oggi di un'altra band Austriaca, paese che crede nelle future forze del metal. Questi Before The Fall propongono un death-core abbastanza violento e senza fronzoli e con un utilizzo della voce che non è il classico "vomito sul microfono perché fa figo". Anche la copertina non è la classica del genere con dei disegnini il più delle volte davvero patetici, ma anzi l'artwork è davvero ben disegnato e cupo. La tecnica si fa sentire in ogni traccia grazie ad un lavoro favoloso alle pelli, come in "Fucked Up World". Metto subito in chiaro che questo album è violento al 110% e adatto a tutti coloro che vogliono letteralmente tornare amputati dopo un concerto. "Antobody", questo il nome del loro album, quindi si presenta molto bene, con 12 tracce di puro odio verso tutti e tutto. Nonostante il genere suonato il risultato finale è variegato con ottimi spunti di personalizzazione dello stile musicale, senza cadere troppo nella sperimentazione mantenendo una buona capacità nel tenere alti i livelli di attenzione dell'ascoltatore. La stessa "Burden of the Past" ci da ampliamente ragione. Proseguendo questo ascolto davvero sorprendente si può percepire come gli Austriaci prendano anche molto spunto dall'hardcore, soprattutto nell'interpretazione vocale di "Mike" e in canzoni come "On Your Knees". Da sottolineare anche la distorsione molto convincente con un missaggio pressoché perfetto e naturale. I vari breack-down sparsi nell'album non sono assolutamente noiosi e ripetivi ma anzi, convincenti e personali. Molto studiati anche diversi intro, giusto per farci assaporare meglio quel sapore di sangue che si può immaginare in uno dei loro concerti. Notevole e assolutamente degno di nota la scelta in alcuni brani dell'utilizzo del melodeath per spezzare completamente il ritmo calzante e brutale al quale loro ci hanno in poco tempo abituati, come per esempio in "Crucified Perdition". Sono rimasto anche molto impressionato quando esattamente alla traccia #7 "Blood Tsunami" mi sembrava di ascoltare un qualcosa di molto simile ad un symphonic black metal, una bellissima sorpresa della quale sono rimasto piacevolmente colpito, ma purtroppo usata come canzone di passaggio.
Non so cosa altro dirvi signori, a questo album manca solo che ve lo recapitano a casa vostra con carta regalo e un nastrino fatto dalle budella dell'addetto ai lavori della loro sala d'incisione. Non deluderà neanche un fan accanito del più old school death metal, o chi ama le sponde più fredde della Svezia. Un album vario, cattivo e sfacciato adatto per chi ama il casino più totale e per chi vuole un sano mosh-pit in un Open Air. Complimenti vivissimi ai Before the Fall, siete riusciti a fare buona impressione a uno che del death-core odia tutto, o quasi.