Undecimber «Seven Nights Of Sin» [2011]
Undecimber
![[MetalWave] Invia una email a Undecimber](icone/email_ico3.png)
![[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Undecimber](icone/home_ico3.png)
![[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Undecimber](icone/fb_ico3.png)
![[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Undecimber](icone/ms_ico3.png)
![[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Undecimber](icone/yt_ico3.png)
Titolo:
Seven Nights Of Sin
Nazione:
Svezia
Formazione:
Snakes – Vocals, Guitars
Lash – Guitars
Mizzy – Bass
Zkipper – Drums
Genere:
Durata:
38' 56"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Gli Undecimber sono una gothic rock metal band proveniente dalla scandinavia, precisamente da Stoccolma, e si sono formati nel 2007. Al momento è nata una collaborazione con la scrittrice Asa Schwarz che per i suoi trailer e spot pubblicitari ha scelto l’atmosfera cupa degli Undecimber come colonna sonora. Quello che si sente devo ammettere che non è nulla di particolarmente complicato: le musiche create da questo quartetto sono molto simili a quelle di HIM o Sentenced, con annessa una voce che richiama molto ai vocalist dei gruppi gothic per eccellenza. Il layout del sito così come la copertina suggeriscono una certa attitudine del gruppo al “racconto” e alle atmosfere dark e malinconiche...forse troppo! Le canzoni non hanno una durata eccessiva, ma la cosa che mi lascia perplesso è il fatto che non sono arricchite da assoli o riff di chitarra degni di nota; ok che per il genere in questione magari non sono necessari, ma in ogni caso non servivano virtuosismi o chissà che, ma un maggiore colorito alle melodie con parti di chitarra più ricercate si. Il susseguirsi delle canzoni lascia il tempo che trova, il tutto è ben amalgamato e curato, ma lascia l’ascoltatore di fronte ad un album senza spunti e senza acuti. Ottimo come sottofondo in un grigio pomeriggio, ma niente di che. Nota di merito secondo me va alla voce, cupa, bassa e molto bella anche perché se non fosse per lei non si riuscirebbero neppure bene a distinguere le varie parti delle canzoni con l’andare del tempo. Dopo che entri nel loro sound vieni fagocitato e non riesci più a capire così chiaramente dove finisce una traccia e ne inizia un’altra, dove entra il ritornello e dove inizia un bridge...aggiungono delle note di synth e di pianoforte, ma troppo poco perché queste siano rilevanti all’interno delle tracce. Insomma questo gruppo per ora lo rimando al prossimo lavoro: cercate di curare maggiormente le melodie e puntate a dare più sfumature alle canzoni perché questo album a parer mio non ha note di spicco da rilevare nel panorama musicale odierno.
Track by Track
- Death By Design 65
- The Wicked 60
- Never Broken 60
- Demon My Love 60
- Redemption 65
- Aiming Low 60
- Together In Death 60
- Take This Life 60
- Darkness 65
- Poison Within 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
65Recensione di Vincent pubblicata il --. Articolo letto 868 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.