Be'lakor «Of Breath And Bone» [2012]
Be'lakor
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Titolo:
Of Breath And Bone
Nazione:
Australia
Formazione:
George Kosmas :: Vocals, Guitars
Shaun Sykes :: Guitar
John Richardson :: Bass
Steve Merry :: Keyboards
Jimmy Vanden Broeck :: Drums
Genere:
Durata:
56' 18"
Formato:
CD
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Non sono un appassionato di Warhammer ma il nome del demone “Be'lakor” su per giù mi è saltato in mente appena l’ho letto stampato sul disco di questo quintetto australiano e più precisamente di Melbourne.
Certamente, di primo acchitto verrebbe da pensare di trovarsi di fronte all’ennesima band Folk/Viking etc. e invece, sorpresa delle sorprese, la combo che risiede dall’altra parte del globo ci suona un portentoso Melodic Death Metal di stampo semi-scandinavo pur mantenendo un approccio “epic” in buona parte del platter. Dall’Australia si imparano grandi cose ultimamente.
Giovanissimi d’età e già al terzo studio-album, i Be'lakor non temono rivali e sfoderano una tecnica non indifferente nelle loro lunghe e articolate composizioni che richiamano tanto i vecchi Opeth, quanto a intromissioni acustiche e soluzioni varie, tanto i più moderni Insomium e gli attuali In Flames se scegliessero di suonare brani dal minutaggio che sfora i dieci minuti.
Impossibile non pensare talvolta anche ai più noti Novembers Doom e similari ma i nostri sanno bene che questo è un mondo difficile e quindi, per l’ennesima volta, hanno dimostrato di aver preso il meglio delle band di cui sopra e di averlo “manipolato”, personalizzato e restituito con uno stile personale che, tutto sommato convince e che non sarà la punta dell’originalità mondiale ma almeno “Of Breath And Bone” resta un disco più che valido che sa stuzzicare un pubblico sempre più attento a selezionare le centinaia di realtà.
Questo disco resta un po’ strano: non è possibile considerarlo un disco dall’impatto facile data la durata dei singoli pezzi (tutti attorno ai 9 minuti tranne un mediocre interludio acustico che francamente avrei omesso) eppure ogni brano scorre che è una bellezza proseguendo in questa generale contraddizione a cui non riesco ad abituarmi ma in fondo poco mi importa quando si tratta di un buon disco.
“Of Breath And Bone” vanta una produzione davvero niente male e non poteva essere altrimenti dato il gran lavoro di Jens Brogren (Opeth, Paradise Lost, Amon Amarth) che di mixaggio e mastering ne mastica a bizzeffe da molto tempo.
Ci ha convinto. E’ un prodotto valido per gli appassionati del genere e dei gruppi citati sopra.
Track by Track
- Abeyance 70
- Remnants 70
- Fraught 70
- Absit Omen 75
- To Stir The Sea 50
- In Parting 70
- The Dream And Waking 70
- By Moon And Star 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
70Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1409 volte.
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