The Saint James Society «The Saint James Society» [2012]
The Saint James Society
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Titolo:
The Saint James Society
Nazione:
Usa
Formazione:
Elza Burkart :: Vocals, Percussions
Candice Bertalan :: Vocals, Percussions
Brandon Burkart :: Bass, Vocals
David Dubois :: Guitar
Jeremy Hayes:: Drums
Genere:
Durata:
17' 1"
Formato:
EP
2012
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
“The Saint James Society” è solo un EP ma vi assicuro che è alienante all’ennesima potenza, quindi fin dal primo ascolto ho iniziato ad adorarlo. Adoro le sperimentazioni pazzesche e gli americani dal moniker omonimo del dischetto ci sanno fare veramente tanto.
Un Garage-Rock psichedelico in questo modo, sinceramente, non avevo avuto modo di ascoltarlo in quest’ultimo anno e i “The Saint James Society” mi hanno convinto a pieno, anche per il fatto che sanno saggiamente mescolare il Brit-Blues degli anni 60 con atmosfere del Post-Punk degli anni 80, passando per la più psichedelica visione del rock anni 70. Trenta anni di musica mischiata assieme che i nostri sono soliti definire “Pentecostal Desert Glam”. Sì, effettivamente è una targhetta che fa un po’ sorridere ma in fondo, che ci importa di come viene descritta a parole questa musica? Del resto classificarla significherebbe spogliarla freddamente e non lasciarsi coinvolgere con andirivieni ritmici dal sound semplicissimo ma dai lunghissimi assoli e dalle potenti atmosfere psichedeliche che l’EP riesce a trasmetterci con mera naturalezza.
Solo quattro tracce ma di un’intensità spaventosa. Sembra davvero di ritrovarsi in una dimensione atemporale in cui l’unico appiglio sono i tre momenti musicali della storia di cui sopra e di certo sarebbe impossibile non acclamarli come un’irresistibile exploit di vero Rock vecchio stile, di quello che ha costruito tante menti e contribuito a inserire tasselli nelle molteplici imprese musicali dell’uomo.
Vi basta ascoltare “Reflections”, dai toni apparentemente banali ma dall’incedere sempre più intimo e spirituale assieme alla splendida “The Ballad Of The White Horse” e alla drogatissima “Of Silver & Gold”. In effetti richiamano molto la dimensione dell’LSD e della ricerca mentale più personale che c’è nel Rock.
Non è possibile ascoltare questo EP senza restare segnati, almeno un po’.
Bravissimi e spero vivamente che rilasceranno presto un album vero e proprio. Ne ho bisogno!
Track by Track
- Reflections 90
- The Ballad Of The White Horse 90
- Of Silver & Gold 85
- The Devil, An Angel And a Broken Window 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 75
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
83Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 822 volte.
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