Blood Stain Child «E Psilon» [2011]
Blood Stain Child
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Titolo:
E Psilon
Nazione:
Giappone
Formazione:
Sophia - vocals
Ryu - guitar
G.S.R. - guitar
Ryo - bass, vocals
Aki - synths
Gami - drums
Genere:
Durata:
49' 46"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Caratterizzati principalmente dall'iter e dalle scelte musicali anche spesso controverse, i Blood Stain Child tutto sono tranne che una band che è restata con le mani in mano. Attivi già dal 1999 sotto il moniker “Visionquest”, per coloro che non avessero familiarità con la loro musica, sono partiti suonando melodic power/death metal, ricalcando esplicitamente le orme dei Children Of Bodom dei tempi d'oro (quelli di “Hatebreeder” e “Follow The Reaper”), come orgogliosamente riportano sulle info personali, poi un paio di anni dopo - probabilmente essendosi resi conto di non poter reggere il confronto con la band di Alexi Lahio nemmeno tra un milione di anni (a buon merito!) - la svolta improvvisa: aloni del genere proposto in precedenza rimasero, ma la componente principale iniziò ben presto a diventare l'elettronica e da gruppo simil-power/death quali erano iniziarono a spostarsi più sulla decadenza del gothic, dell'EBM album dopo album, senza mai fermarsi e riscontrando un discreto successo in tutto il mondo. Sebbene questo non rappresenti in alcun modo i miei gusti musicali, ho apprezzato i BSC per aver quantomeno compreso quale sarebbe stata la loro strada finchè è giunto il 2011, anno di tanti cambiamenti nel metal internazionale, ma anche anno in cui i Blood Stain Child hanno sfornato questo “E Psilon” incollandosi “irrimediabilmente” addosso la pecetta “Sì, lo sappiamo di essere tamarri, ma ci prende incredibilmente bene e alle ragazzine poser del gothic piacciamo, quindi vedete un po' voi!”. Inutile aggiungere altro, tanto ormai è risaputo che l'ambiente dark l'EBM sta avendo sempre più contatti “musicalmente parlando” con il cyber, per cui la scelta dei Blood Stain Child di estremizzare il loro sound portandolo ad una evoluzione sempre più sintetica e meno reale, non è quasi più sindacabile. Hanno successo e, fino a prova contraria, sanno suonare e cantare, oltre che costruire hit radiofoniche da incassi record.
Inutile dire che “E Psilon” sia un disco commercialmente idoneo alla vendita, poiché equivarrebbe a dire che il sole che sorge ad Est la mattina. Da sottolineare sono le scelte sonore più che azzeccate e i synth all'avanguardia, arpeggiatori ogni secondo di canzone, reminiscenze leggere del loro passato nel melodeath specialmente nei riff e in alcuni modi di vedere i ritmi di batteria la quale sembra sempre combattere per il suo posto di “strumento acustico” in mezzo a tanti artifici computerizzati tra cui percussioni e drumkit completamente sintetici. Buoni i suoni per carità, ma forse sono io che non tollero la troppa contaminazione se porta a questi risultati estremizzati. L'intero disco non è insufficiente nemmeno un po' perchè, come la si mette la si mette, è valido anche musicalmente e le composizioni non promettono male; inoltre la produzione è alle stelle e il tutto è contornato da un'ottima voce (naturalmente carica di filtri ed altri fx) femminile a cui, talvolta, si aggiungono gorgoglianti growl come per ricordarci che, nonostante tutto, i Blood Stain Child provengono dal genere di cui sopra. Probabilmente dovrebbero addirittura cambiare nome, cozza un po' con la copertina stile Final Fantasy dal dubbio gusto.
Track by Track
- Sirius VI 60
- Forever Free 65
- Stargazer 70
- S.O.P.H.I.A 60
- Unlimited Alchemist 65
- Electricity 70
- Eternal 65
- Moon Light Wave 60
- Dedicated To Violator 70
- Merry-Go-Round 65
- La 65
- Sai-Ka-No 60
- Royal Sky 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
65Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1528 volte.
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