Werner Nadolny's Jane «Eternity» [2011]
Werner Nadolny's Jane
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Titolo:
Eternity
Nazione:
Germania
Formazione:
Torsten Ilg - lead vocals
Werner Nadolny - keyboards, sax, backing vocals
Dete Klamann - guitars, backing vocals
Rolf Vatteroth - bass, vocals
Doctor Bogarth - piano, keyboards
Sven Peterson - drums
Genere:
Durata:
1h 2' 26"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Assieme a Udo Lindenberg e Kraftwerk, i Jane sono stati tra i gruppi tedeschi più importanti tra gli anni '70 e '80 e solo ora il compositore Werner Nadolny riesce a presentare la sua creatura (“Jane”, per l'appunto) dopo miriadi di scontri legali. Dopo l'abbandono del chitarrista Klaus Waltz nel 2007, ecco che il materiale uscito fuori è finalmente disponibile sotto il nome di “Werner Nadolny's Jane”. Grande musica e grandissima classe quella della band, una sorta di "krautrock" vecchio stampo con ingenti sguardi indirizzati verso il progressive rock più settantiano e quindi troverete moog, hammond, sintetizzatori analogici, ritmi semplici ma d'impatto e raffinate melodie, soli e fraseggi di chitarre proprie del genere intrapreso, un genere tuttavia senza tempo che trova la sua piena riuscita nelle belle canzoni di questi Jane.
Nuovo album e quindi nuova era per i teutonici artisti, che ne hanno viste davvero tante e che hanno continuato senza mollare un solo secondo, tra impedimenti enormi e soddisfazioni ancora più enormi. Ho gustato nel profondo la suite con cui il disco inizia,“Triptych”, divisa - come di consueto – in parti e caratterizzata dall'ancora più consueto minutaggio elevato. Circa 14 minuti di puro rock progressivo per intenditori e per appassionati dei suoni cristallini e delle soluzioni melodiche che non cessano mai di stupire, nonostante la loro semplicità iniziale. Il tutto prosegue con altrettanti brani che durano intorno agli 8 minuti l'uno, ma sempre dinamici e pronti a meravigliare l'ascoltatore. Degni di nota appaiono innanzitutto “Borrowed Time”, psichedelica e dotata di refrain gradevolissimi oltre che di un solo di chitarra da brivido, “Space Waters” con il suo procedere maestoso ed elegante risultato di una ballad che convince in pieno e la buona “A Little Big While”. L'album termina con tre versioni per radio estratte dall'omonimo disco, tutte posizionate sulla stessa traccia sonora.
Non c'è che dire, un gradito ritorno e certamente un'ottima release. Come sempre c'è chi sa ancora insegnare a suonare a tanti giovani presuntuosi di questi tempi. I Jane ci regalano una stupenda lezione di rock.
Track by Track
- Triptych [a) Beauty b) Prosperity c) Media] 85
- Circle Of Hands 65
- Borrowed Time 80
- Space Waters 75
- Roses On The Floor 65
- A Little Big While 75
- Bonus - Radio Edits: Borrowed Time & Roses On The Floor & Triptych 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
74Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1361 volte.
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