Blutmond «Thirteen Urban Ways 4 Groovy Bohemian Days» [2010]
Blutmond
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Titolo:
Thirteen Urban Ways 4 Groovy Bohemian Days
Nazione:
Svizzera
Formazione:
JOHN - guitar, vocals
JERRY - bass, vocals
DAVE - drums
Genere:
Durata:
1h 4' 21"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Delle varie evoluzioni a cui il Black Metal è andato incontro in questi anni, ce n’è una abbastanza impopolare, e cioè quella che viene definita con il termine avantgarde, promossa dai Solefald e dagli Arcturus, alla quale gli svizzeri Blutmond aderiscono. In questo disco abbastanza mastodontico nella durata, infatti, vi ritroverete ad ascoltare diverse influenze del tutto estranee al metal sovrapposte ad un substrato Black Metal, che nei testi (e anche a giudicare dalla veste grafica scelta del cd) pare voler descrivere alcune situazioni di malessere e di grigio squallore urbano. E’ una tematica, questa, già proposta in passato da alcuni gruppi depressive, ma qui il risultato è ben diverso, più variegato e sperimentale, che contrappone un bel brano più tipicamente black (per gli standard del gruppo) dato dalla opener “You vs the modern lifestyle obsession” a tendenze blues ravvisabili nei brani a seguire (“Rebellion”), unite ad un certo feeling asettico mutuato dall’industrial (“Blind date Broadway”). E in mezzo metteteci anche un brano tipicamente dark con tanto di drum machine come “CRY.sys”, e uno trip hop come “The party is over”.
E la magia dei Blutmond, in questo modo si rivela, con dei brani contaminati e spiazzanti, spesso antitetici rispetto ai loro titoli, come “Good morning world”, beffardamente pesante e disarmonica, o come “Metro Aesthetix”, un brano spoglio, il più vicino al depressive, o ancora come “Martini Midnight madness”, che alterna le parti spoglie ad altre più pesanti e compatte. E nonostante questo coacervo pauroso di generi musicali, il cd non suona affatto sconnesso o visionario, anzi suona molto realistico e anche compatto ma nondimeno piacevolmente variegato, capace di trasmettere più di una semplice emozione. A dimostrazione di un songwriting versatile e curato.
Alcuni difettucci, poi, forse ci sono: un paio di brani sembrano essere più che altro un certo riempitivo, come in “Friday…” o “Suburbs…”: qui sinceramente i brani sembrano andare alla cieca e solo di rado riesce davvero ad ammaliare. Certo, restano pur sempre altre 11 canzoni da gustare, ma forse i Blutmond qui potrebbero migliorare cercando di snellire il loro sound.
In conclusione: promuovo largamente i Blutmond, un gruppo che emula le imprese fatte in passato dagli Arcturus, e che fa le scarpe a tutti quei gruppi cloni dei cloni black e depressive black che non sanno esprimere la benché minima emozione. Ogni tanto qualche botta di musica sperimentale ci vuole, e allora se vi piacciono i già menzionati Arcturus e compagnia, provate a dare un ascolto a questi svizzeri: potrebbe valerne proprio la pena!
Track by Track
- Mind Da Gap 60
- You Vs. The Modern Lifestyle Obsession 85
- Working Poor, Yuppie Yeah! (A-a 3000) 75
- Rebellion 70
- Friday - Trapped In Mental Disorder 60
- Blind Date Broadway 80
- CRY.sys 80
- Good Morning World 85
- Martini Midnight Madness 85
- Metro Aesthetix 85
- Suburbs - A Lamentation Or A Social Frustration 60
- The Party Is Over 80
- Dance N Society 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
76Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 1443 volte.
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