AA.VV «New World Man_a Tribute To Rush» [2010]
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Titolo:
New World Man_a Tribute To Rush
Nazione:
Usa
Formazione:
Genere:
Durata:
55' 9"
Formato:
Promo CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
E' da sempre risaputo che l'americana Magna Carta Records ha fatto le cose in grande, fin dai tempi dei mitici Liquid Tension Experiment e tiene attualmente sotto contratto i folli e geniali Alex Skolnick Trio, i visionari Ozric Tentacles, il grande Tony Levin, Derek Sherinian, Jordan Rudess, gli Enchant, Billy Sheehan e anche i Kansas, per citarne alcuni.
Si è sempre interessata a grandi interpreti della musica Progressive, sia Rock che Metal e non ci ha mai deluso, nemmeno stavolta, alle prese con un progetto di proporzioni colossali e perfettamente riuscito come il qui recensito Tributo ai Rush.
Nel progetto sono stati coinvolte molte celebrità della musica Rock e Metal tra i generi più disparati, anche strizzando l'occhio a musicisti per così dire “estremi” come addirittura Chris Pennie dei Dillinger Escape Plan, Shane Gibson dei KoRn e toccando le sponde del Progressive Rock più moderno grazie a Juan Alderete dei The Mars Volta.
Inutile dire che dietro tutto questo c'è stato (come sempre del resto quando si tratta di Rush!) la divinità Mike Portnoy, sempre interessato a cimentarsi e a confrontarsi con altri grandissimi musicisti del genere.
Nel disco compaiono alcuni tra i più grandi successi dei Rush (e chi non li conosce è il caso che scavi una buchetta e ci nasconda la testa per mezz'ora come minimo!), dieci per la precisione, magistralmente reinterpretati da altrettanto grandi cantanti, chitarristi, bassisti, batteristi, tastieristi e chi più ne ha più ne metta, per costituire un album prevalentemente vario e articolato in modo tale da non annoiare proprio nessuno, nemmeno il classico rompi-balle sempre in vena di spezzare il capello in quattro.
Interessantissimi i due “Tom Sawyer” rivisitati da due band d'eccezione: una versione rifatta dagli “I, Omega” e l'altra, che preferisco personalmente, è stata eseguita e rielaborata dai pazzoidi neo-jazzisti “Alex Skolnik Trio”, progetto Jazz (per chi non lo sapesse) dell'omonimo chitarrista dei Testament,
Altrettanto meravigliose sono state altre due tracce: “The Trees”, in cui compare un Mike Portnoy in piena forma dietro le pelli e un poderoso Billy Sheehan alle quattro corde, e l'incredibile reinterpretazione di “Jacob's Ladder”, sempre con Portnoy alla batteria e Sheehan al basso ma stavolta con la voce del nostro amato Sebastian Bach, le chitarre del mitico John Petrucci tra gli altri.
Insomma, un disco in cui è davvero faticosa la noia, personalmente ho apprezzato il mastodontico progetto -mixato tra l'altro da tre esperti del settore: Terry Brown (Rush; Cutting Crew), Robert Barry e Matty Reynolds)- e non vedo l'ora di rimettere il disco nello stereo.
I Rush sono sempre i Rush ma anche stavolta le loro orme sono state seguite da altri geni della musica.
Disco meraviglioso.
Track by Track
- New World Man 80
- The Trees 85
- Fly By Night 70
- Mission 75
- Tom Sawyer (I, Omega) 70
- Jacob's Ladder 95
- Limelight 85
- Force Ten 75
- Subdivisions 85
- Tom Sawyer (Alex Skolnick Trio) 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 80
- Tecnica: 100
Giudizio Finale
82Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1397 volte.
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