Jelonek «Jelonek» [2009]
Jelonek
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Titolo:
Jelonek
Nazione:
Polonia
Formazione:
Jelonek :: Fiddle Violin
Pawet Grzegorczyk :: Guitars
Robert Fijatkowski :: Guitars
Justyna Osiecka :: Cello
Andrzej Karp :: Bass
Grzegorz Stawinski :: Drums
Karol Ludew :: Drums
Artur Lipinski :: Drums
Dawid Somlo :: Percussions
Genere:
Durata:
49' 0"
Formato:
Promo CD
2009
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Devo dire la verità: ho ascoltato l'omonimo album del Polacco Jelonek con grande curiosità e mi ha entusiasmato molto la sua vena artistica.
Violinista di vocazione il nostro geniaccio vanta numerose collaborazioni con molte orchestre e ha partecipato a numerosi eventi negli anni, frutto di una grandissima esperienza nel settore.
Compositore tanto valido quanto costruttivo il nostro amico ha registrato insieme ad altri talentuosi turnisti l'album, ivi recensito, in cui sfrutta un'altra branca della conoscenza musicale, quella rock, quella dannatamente rock nonostante il suo non indifferente background classico.
Avvalendosi di ingenti conoscenze non poteva che uscir fuori un grande disco in cui la tecnica viene resa partecipe di una grandissima passione per la musica sperimentale e appunto in “Jelonek” affiorano tutti quegli elementi “Metal meets Classic”.
Il foglietto illustrativo della Mystic Producion afferma, non senza una buona dose di ironia, “This is Bach and Mozart on adrenaline and fuelled by fire!”.
Beh, a dire il vero non ci va molto lontano data la grande dinamicità compositiva e mai noiosa che trova posto serenamente nel disco.
C'è proprio di tutto: dall'Hard Rock stile Apocalyptica all'Art Rock più selvaggio e sperimentale, senza tralasciare la componente elettronica!
Molte canzoni sembrano mere colonne sonore di moderni film di fantascienza o fiabeschi in cui l'assurdo prende vita e si trasforma in una colossale creatura dotata di mille volti, dal più tenero, all'ironico, al grottesco e classico.
Un disco che, tuttavia, sostanzialmente si dedica più alla fusione tra generi (venuta benissimo tra le altre cose!) che proprio all'”easy listening” ma nonostante questo resta un disco esplicativo dotato di mille sfaccettature orgogliose di essere tali, e si sente tanto quanto si riesce a tangere il tutto.
Un disco concreto quindi che farà la felicità di tutte quelle orecchie abituate ad ascoltare per bene le onde sonore e, perchè no, anche a pretendere un po' di più.
Track by Track
- BaRock 70
- B.East 75
- Vendome 1212 75
- Akka 70
- Steppe 65
- Funeral of Provincial Vampire 65
- Lorr 70
- Beech Forest 70
- War In The Kids Room 70
- Miserere Dei Meus 70
- Mosquito Flight 75
- MachineHat 80
- Elephant's Ballet 65
- Pizzicato / Asceticism 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
73Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 856 volte.
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