Recensione

Mamma mia che bella scoperta questi Avicularia! Non avevo mai sentito prima di questo combo croato, dedito a un death sperimentale e tecnicissimo. Le influenze buone ci sono tutte: Atheist, Decapitated e anche Behemoth sono dei palesi riferimenti per i croati, che fin dalle prime battute dimostrano la loro capacità di far male mantenendo un livello tecnico elevatissimo. Nell'opener 'Anthem to Arms' ci perdiamo tra tempi intricatissimi, mantenuti alla perfezione da quella specie di macchina che troviamo dietro le pelli, e in fraseggi melodici in pieno stile Behemoth. La strumentale 'Stand By' non dice granchè, mente la grandiosa title track ci mostra una band capace di essere melodica, di inserire fraseggi jazz nelle sue violentissime architetture, e di mantenere tempi anche molto lenti senza sfigurare. Ma il vero capolavoro è la lunghissima 'Requiem for Ego', brano a cui è affidata la chiusura del disco. Tempi mutevoli, fraseggi assassini e tecnicissimi che lasciano il posto a momenti di pura melodia jazz-acustica, come i giovani maestri Spawn Of Possession e i più stagionati sensei Atheist insegnano. Come è facile immaginare, il limite di questo disco sta proprio nell'esasperazione tecnica e in un certo autocompiacimento, ma gli appassionati della cervelloticità musicale non avranno di che lamentarsi. Per gli altri non saprei.

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