Recensione

Ammesso e (non) concesso che il sottoscritto adori quasi esclusivamente band Black come Burzum, Dimmu Borgir, Old Man's Child, Naglfar e Anorexia Nervosa oltre che sperimentazioni folli come Krallice e similari,ha fatto una fatica immane ad assimilare l'intero lavoro degli spagnoli Cheap Vudu, ma non tanto per lo stile sporco e ripetitivo, proprio, invece, perchè non è stato in grado di capire dove voglio arrivare i nostri.

Voglio dire per essere Black è Black, con tutte le sue tematiche anticristiane di default, con ironia e schernimenti vari nel modo più nero possibile.
Il sound, oltre che sporco e vissuto, si presenta oscuro, macchinoso, granitico e giocato sul sarcasmo che le liriche offrono, inclusi tutti i campionamenti e samples possibili che si possono inserire in un disco.

In pratica si tratta di un documentario anticristiano musicato.
Incredibile a dirsi ma la traccia che ho trovato più interessante è "Central Brain", caratterizzata da un Ambient Drone che i migliori Sunn O))) potrebbero comporre.

Mediocre, credo ci sia ancora del lavoro da fare. Il mio giudizio rasenta la quasi-sufficienza per ora; spero per un futuro materiale perchè qualche idea buona qua e là c'è.

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