Feldspar «Old City New Ruins» [2024]

Feldspar «Old City New Ruins» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
27.06.2025

 

Visualizzazioni:
25

 

Band:
Feldspar
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Titolo:
Old City New Ruins

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Riccardo Zamurri alla voce
Anna Pasolini alla voce
Stefano Casanica chitarra
Andrew Mecoli chitarra
Manlio Massimetti al basso
Luca Micheli alla batteria

 

Genere:
Hardcore

 

Durata:
31' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.09.2024

 

Etichetta:
Time To Kill Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Anubi Press
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Recensione

Nuova band e disco d’esordio per gli hardcores romani Feldspar con dentro però due nomi storici del giro come Andrew Mecoli, chitarrista dei seminali Growing Concern (che ho amato alla follia) e Stefano Casanica, chitarra dei deathster campani Undertakers. E poi la band si compone di altri 4 membri, cosa un po inusuale per il genere (come la voce femminile).
Per un disco con titolo che fa riferimento alla loro città (Roma), fanno le cose davvero per bene affidando la produzione a Nick Terry (The Libertines, Turbonegro, Kvelertak e The Stone Roses) e l'artwork a Chris Wilson (con lavori per Drain, Mindforce, Scowl e Combust).
Nulla di dire sul prodotto confezionato ma nemmeno sulla musica, anzi! Un bel discone di vecchio hardcore con sfumature che gli danno quel tocco di originalità che lo fa svettare su molti lavori di settore.
Si passa da brani di HC puro e duro come il singolo 18 Karat o All Quiet (Huff and Puff). Classico hardcore dove non manca quella linea melodica che li lascia impressi in mente.
Grande la voce di Riccardo Zamurri che mi ha ricordato il miglior Roger Miret.
Impossibile resistere a pezzi come Your Resistance is not Only Futile but also Pathetic e Beach Bums of Santa, altri due bei pugni assestati nello stomaco dell’ascoltatore.
Passando ai pezzi che si staccano dal classico canone hardcore, citerei Cobblestones, che ha quel qualcosa di triste, malinconico che mi ha portato alla mente i Comeback Kid (spero non sia sta afa lombarda a farmi avere le visioni musicali).
Questo carattare meno diretto, più introspettivo lo trovate anche e soprattutto in What Makes Us Stay? (pezzo di apertura che ci fa conoscere subito una della peculiarità della band, la voce di Anna Pasolini)e Dead Freinds Still Alive, dove emerge forte la melodia.
Come dicevo, non mancano pezzi introspettivi ma nemmeno testi più diretti e di protesta per un lavoro dove le due anime della band si fondono dando vita ad un lavoro davvero spettacolare.
Da consumare fino a comprarne un'altra copia

Track by Track
  1. What Makes Us Stay? 85
  2. Cobblestones 80
  3. Dead Friends Still Alive 75
  4. 18 Karat 85
  5. Your Resistance Is Not Only Futile But Also Pathetic 75
  6. The Jester’s Revolt 75
  7. Scalp Is An Ashtray 75
  8. All Quiet (Huff And Puff) 80
  9. Beach Bums Of Santa 75
  10. God Is Fired 80
  11. Old City New Ruins 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

Recensione di Bata pubblicata il 27.06.2025. Articolo letto 25 volte.

 

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