Luke Fortini «The Beginning Of Creation» [2024]

Luke Fortini «The Beginning Of Creation» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
07.04.2025

 

Visualizzazioni:
458

 

Band:
Luke Fortini
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Titolo:
The Beginning Of Creation

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luke Fortini, all musical instruments

 

Genere:
Metal

 

Durata:
52' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
30.05.2024

 

Etichetta:
Wanikiya Record
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Distribuzione:
CrashsoundDIstribution
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questa volta ci provo con un artista che conosco ma con un lavoro che di solito non seguo, i lavori strumentali.
Da dove parto? Forse dal fatto che Luke è un artista conosciuto da tempo nel giro heavy metal per le sue doti.
Arrivando al disco, la cosa particolare per un concept; un concept per un lavoro strumentale è una cosa un poco particolare ma questo lo è, parlando dell'evoluzione della terra e dando come titolo ad ogni pezzo un'era geologica.
Iniziamo con Hadean, brano breve, che parte con un arpeggio per evolversi in un bel prog per arrivare al finale dove a farla da padrone sono le tastiere. Secondo pezzo, Eoarchean; qua siamo nel classico heavy dove emergono assoli davvero pregevoli. Eccoci a Paleoarchean; di nuovo pezzo corto dove si intrecciano gli assoli del guitar hero con le tastiere. Quarto pezzo, Mesoarchean, e torniamo al metal più classico, più duro; si prosegue con Neoarchean, dove restiamo su territori heavy, ma pieno di cambi al suo interno. Ora sotto con Paleoproterozoic, un deciso cambio di sonorità; dove a farla da padrone sono le percussioni mentre la chitarra resta in sottofondo. Arriviamo invece a sonorità davvero prog (mmm forse King Crimson?), con Mesoproterozoic e Neoproterozoic. Mix invece di metal e progressive con Paleozoic e Mesozoic.
Torniamo su territori heavy metal con Cenozoic; con quel tocco di pianoforte che la rende davvero notevole.
Ora sotto con The Beginning, dove il buon Luke ci sorprende con un pezzo fra jazz e fusion con dei fraseggi da urlo.
Ed eccoci alla fine con Pangea, e qua resto spiazzato, in modo positivo, da sonorità ambient.
Che dire, non uno dei miei ascolti canonici ma ci sta alla grande un ascolto del genere.

Track by Track
  1. Hadean 60
  2. Eoarchean 70
  3. Paleoarchean 70
  4. Mesoarchean 65
  5. Neoarchean 70
  6. Paleoprotezoroic 70
  7. Mesoprotezoroic 65
  8. Neoprotezoroic 65
  9. Paleozoic 75
  10. Mesozoic 70
  11. Cenozoic 70
  12. The Beginning 75
  13. Pangea 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Bata pubblicata il 07.04.2025. Articolo letto 458 volte.

 

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