Marco Vitali «Classics Reloaded» [2023]

Marco Vitali «Classics Reloaded» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Snarl »

Recensione Pubblicata il:
29.12.2024

Band:
Marco Vitali

Titolo:
Classics Reloaded

Nazione:
Italia

Formazione:
Marco Vitali :: All Instruments

Genere:
Rock / Metal

Durata:
25' 34"

Formato:
CD

Data di Uscita:
17.06.2023

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Simpatica per quanto per niente imprescindibile questa uscita discografica di Marco Vitali degli Ibridoma, che in poco più di 25 minuti e mezzo di musica ci ripropone 16 brani di musica classica riarrangiati in chiave elettrica.
E per descrivere questa operazione discografica basta guardare la scaletta qui proposta, con alcuni brani interessanti, ma molti altri che sono del tutto noti o già rifatti in passato. Ne siano un palese esempio Il volo del Calabrone rifatto sia dai Manowar che da Petrucci, o Per Elisa, notoriamente rifatta da Accept e Dimmu Borgir. Altri brani invece semplicemente appartengono alla cultura popolare, come “Lullaby” di Brahms, che altro non è che la ninna nanna arcinota. E come se non bastasse, aggiungeteci un po’ di luoghi comuni come l’inno nazionale Italiano o la marcia nuziale posta a fine album.
Come se non bastasse, aggiungete il fatto che di questi brani solo due oltrepassano il minuto e 50 secondi di durata, e potete notare come i brani contenuti in questo “Classic Reloaded” non è fatto da brani classici riarrangiati per farne una canzone completa, ma una semplice riesecuzione dei temi principali di questi brani di musica classica e niente più; per intenderci, la primavera di Vivaldi dura un minuto e poco più.
Questo è quanto. “Classics reloaded” è senz’altro onesto, ma mi chiedo perché farne un album senza neanche metterci del proprio, quando su youtube ci sono covers di questi brani in quasi tutti i tipi, più lunghi, più variegati e con più inventiva, e per questo motivo “Classics reloaded” lascia molto il tempo che trova, essendo un esercizio di stile tanto carino quanto fine a sé stesso. Sufficienza politica, ma francamente preferisco mille volte ascoltare gli originali, o delle covers facilmente reperibili su youtube più dettagliate e lavorate.