Necrodeath «Transformer Treatment / Come to the Sabbath» [2022]

Necrodeath «Transformer Treatment / Come To The Sabbath» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Sabba Maledetto »

 

Recensione Pubblicata il:
28.05.2022

 

Visualizzazioni:
1236

 

Band:
Necrodeath
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Titolo:
Transformer Treatment / Come to the Sabbath

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Flegias, voce
Pier Gonella, chitarra
GL, basso
Peso, batteria

 

Genere:
Black / Thrash metal

 

Durata:
9' 22"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
30.03.2022

 

Etichetta:
Time To Kill Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Anubi Press
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Recensione

E così, dopo averli ascoltati per anni durante la mia adolescenza, dopo averli visti dal vivo nel 2015 e dopo aver scritto su di loro anche una biografia nel Sabba Maledetto Metal Circle, il mio blog personale, ecco che ancora una volta torno ad occuparmi dei Necrodeath, la band più rappresentativa ed emblematica del thrash metal old school italiano.
I Necrodeath si formarono a Genova nel 1984 da un’idea del batterista Marco “Peso” Pesenti esordendo con il demo The Shining Pentagram facendosi subito notare per il sound letale, sporco, violento e senza compromessi che più tardi con gli anni ebbe una notevole influenza su moltissime formazioni di metal estremo come Cradle Of Filth, At The Gates e Marduk.
Da quel giorno sono passati ben 38 anni di onorata carriera fatta di dodici album, alcuni cambi di formazione e di esibizioni dal vivo al fianco di moltissimi gruppi storici della scena extreme metal rendendosi indiscussi portavoce del metal italiano e orgoglio di tutti i metallari dello stivale.
Il disco che mi trovo a recensire io è un singolo che prende il nome di Transformer Treatment, brano che argomenta del controllo delle masse da parte degli uomini potenti attraverso un sistema ispirato alla “cura Lodovico” – metodo che conoscerete sicuramente se avete letto il romanzo Arancia meccanica di Anthony Burgess dal quale il regista Stanley Kubrick ne ricavò una pietra miliare del grande schermo nel 1977 – sperando così di porre fine, attraverso il pensiero sistematico indotto, alle sempre più dilaganti violenze delle nostre società, soprattutto nei giovani.
Come menzionato da me prima, le sonorità dei Necrodeath sono sempre state molto lerce, taglienti e brutali, mantenute senza mai cambiare di sostanza fino all’ultimo full-length Defragments Of Insanity uscito nel 2019; eppure sembra che con questo singolo, dovremo aspettarci qualcosa di innovativo e diverso nella musica della band.
Il primo indizio ci viene dato all’inizio del brano in cui sono presenti una serie di pungenti e velocissime melodie che raramente si sentivano nelle canzoni dei Necrodeath: i riff di chitarra di Pier Gonella risultano tradizionalmente sporchi e laidi anche se stavolta sono leggermente più pacati e contenuti, molto più tecnici e virtuosi rispetto agli album precedenti.
La batteria di Peso è oscura e martellante come sempre, ma stavolta vi è presente uno stile decisamente più lento che per nulla penalizza il suo sound, anzi, lo rende ancora più ascoltabile ed apprezzabile, segno che il batterista si è spinto verso una profonda maturità nel suo modo di suonare.
Anche Flegias lo troviamo ancora in forma smagliante cantando sguaiatamente con la sua voce graffiante e demoniaca accompagnandoci in questo ambiente malsano e venefico che soltanto una band di questo calibro è in grado di dar vita.
Un ulteriore appunto va fatto alla cover Come To The Sabbath dei Mercyful Fate riarrangiata nello stile dei Necrodeath che, secondo il mio parere personale, la voce sulfurea di Flegias dà uno spessore ancor più maligno al pezzo originale cantato dal maestro King Diamond.
Essendo un “tradizionalista del metal”, solitamente tendo a storcere un po’ il naso quando una band adotta un cambio di stile alla propria musica, ma se davvero la natura dell’intero album sarà quella anticipata in questo singolo, allora dobbiamo sicuramente aspettarci un nuovo capolavoro da parte dei Necrodeath, che con questo disco si preparano a stupirci con nuove innovazioni alla loro musica senza tuttavia abbandonare lo stile che li ha distinti fin dagli esordi e che li ha resi una delle band metal più acclamate ed apprezzate in tutto il mondo.

Track by Track
  1. Transformer Treatment 90
  2. Come To The Sabbath (Mercyful Fate cover) 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
84

 

Recensione di Sabba Maledetto pubblicata il 28.05.2022. Articolo letto 1236 volte.

 

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