Masachist «Death March Fury» [2009]

Masachist «Death March Fury» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
lacrima »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Masachist

Titolo:
Death March Fury

Nazione:
Polonia

Formazione:
Throat :: Pig
Guitar, Backing Vocals :: Thrufel(AZARATH and ex- YATTERING)
Guitar, Backing Vocals :: Aro(SHADOWS LAND)
Bass :: Heinrich
Drums :: Daray(ex - VADER, DIMMU BORGIR)

Genere:

Durata:
32' 0"

Formato:
Promo CD

Data di Uscita:
2009

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Mi accingo a recensire Death March Fury prima release in formato cd dei Masachist uscito nel 2009 per la Witching Hour Production. E fin qui tutto ok, se non che leggendo la formazione gli occhi mi si sono sgranati pian piano: i nostri amici polacchi hanno la buonissima abitudine di fare progetti e pensare in grande ; infatti tre quarti del gruppo ha altre band come DIMMU BORGIR, AZARATH , YATTERING, VADER, VESANIA, NEOLITHIC e altre ancora a dir poco conosciute nel panorama metal internazionale e dotate di grandi musicisti.

Il pedigree in Death March Fury si sente subito : la precisione e la potenza, la fanno da padrone come nel miglior death metal di ultima generazione, ma non per questo risultano omologati a tanti altri gruppetti. Infatti è qui che la qualità del musicista si vede : melodie nuove, riff indiavolati, una voce capace di tutto e di più che non scade mai nel noioso.

Le tracce? Tutte meravigliosamente create da abili artigiani del mestiere, con l’esperienza e quel pizzico di energia che ai veterani a volte manca, ma non a questi! Womb è energica e terribile, Malicious Cleansing (ri-registrata dalla vecchia demo e doppia nel cd con l’inserimento anche della vecchia versione) è un capolavoro di distruzione, Death Shall March una instrumental track che tiene tutto in bilico con i nervi sospesi pronti a implodere arrivati a Open the Wounds (anch’essa ri-registrata in compagnia di Ross Dolan, anche se personalmente mi trovo a preferire la vecchia versione).

Questo Death March Fury è uscito bene a testimone che questi ragazzoni polacchi lavorano bene insieme ed è la prova materiale che il death non si sta fermando, ma che continua nelle sperimentazioni dei musicisti in gamba come questi che sanno dove andare a cercare le idee e le traducono ottimamente in realtà. Fate vostro questa meraviglia!