«Nero Natale 2023»

Data dell'Evento:
15.12.2023

 

Nome dell'Evento:
Nero Natale 2023

 

Band:
Whiskey Ritual [MetalWave] Invia una email a Whiskey Ritual [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Whiskey Ritual [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Whiskey Ritual
Ulvedharr [MetalWave] Invia una email a Ulvedharr [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Ulvedharr [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ulvedharr [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Ulvedharr
Aashar

 

Luogo dell'Evento:
The Factory

 

Città:
San Martino Buonalbergo (VR)

 

Promoter:
Hero Booking [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Hero Booking

 

Autore:
Varoots 72»

 

Visualizzazioni:
230

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: whiskey ritual Venerdì 15 dicembre al The Factory di Verona si è svolta una nuova edizione di Nero Natale, una serata carica di buona musica, infatti a calcare il palco c'erano gli AASAR, gli ULVEDHARR (in una serata molto particolare per loro) e i WHISKEY RITUAL, reduci dalla presenza nel Bill del Metalitalia di settembre.
Un biglietto congruo di 15 euro e la presenza di Matteo Antonelli di Masked Dead Records con il suo banco pieno di vinili e CD sul metal estremo, se vi capita andate a spulciare su discogs.
L'ambientazione del The Factory è sempre accogliente, anche se il dj set lascia un po' a desiderare, vista la serata che ci aspetta.
Puntuali sulla tabella di marcia verso le 21.30, anche se con pochi presenti, aprono le macabre danze gli AASAR, quattro giovanissimi provenienti dalla Val di Fiemme (TN), autori di un oscuro death-black dalla struttura moderna vicino anche al deathcore, con una buona presenza scenica, e già dopo i primi due brani "Wasteland" e "Fall Into Oblivion" (loro primo singolo del 2021) conquistano subito i presenti. Carica e precisione danno onore al merito di questa band che esegue altri quattro brani tutti di ottima costruzione musicale, con uno stile, devo ammettere, personale e combattivo: "Defying Necrosis", " From Nothing To Nowhere", " Court of Unknown" e il finale "Exiled", tratto anche questo dal nuovo EP appena uscito.
Spero di rivederli presto.
Durante il cambio palco mi gusto una bella Ichnusa non filtrata e vado a contemplare il merch e la bancarella dei vinili.
La seconda band in scaletta sono gli ULVEDHARR , da Bergamo, e qui l'affluenza è la maggiore della serata, con circa un centinaio di metallari pronti ad accogliere l'ultima esibizione live dello storico singer e co-fondatore Fabrizio Arcuti, in arte Ark, che per motivi familiari e personali è costretto per ora a mettere fine alla sua presenza nella più che decennale carriera di questa band.
La Track list di 10 brani è tostissima e pesca soprattutto dall'ultimo album Inferno XXXIII, pezzi esolosivi come la opener "A Full Reload of Fear", oppure "Master Liar", "Revenge Loop" e l'ottima "Dagon" da cui è stato tratto un videoclip.
Ma c'è spazio anche per i pezzi storici come la seconda in scaletta "War Is in the eyes of Berserker" dal primo album, "Skjalborg" dal secondo e "Legion" dal terzo, che fanno muovere e cantare il pubblico.
Tra un brano e l'altro con energia mista a sentita emozione, lo stesso Singer Ark annuncia la sua dipartita dalla band dopo 12 anni di avventure e tantissimi concerti, emozione che viene percepita e condivisa dai fedelissimi presenti.
Che dire un gran ultimo concerto per Ark, e una nuova strada da percorrere per gli Ulvedhar che stasera hanno dato il massimo, veramente emozioni a non finire.
Col cambio palco purtroppo un po' di pubblico se ne va, evidentemente era venuto per sostenere gli Ulvedharr e quando inizia l'ultima band si percepisce un po' meno calore e coinvolgimento.
A salire sul palco i WHISKEY RITUAL, band veterana, costituita da elementi di lunga esperienza come il bassista Mitja (ex Death SS e Distruzione) o il battetista Ascher (ex Forgotten Tomb), che propongono un black metal primordiale, legato alle prime sonorità "venomiane", per certi frangenti un black'n'roll, citando così il titolo del loro primo EP di debutto dell'ormai lontano 2008, che in certi passaggi si tuffa nel punk primitivo.
Il cantante non è sempre all'altezza della situazione secondo il mio personale giudizio e a volte i brani sono un po' ripetitivi, mi aspettavo una prestazione migliore da parte della band emiliana di Parma, ma avrò altre occasioni magari per rivederli.
Anche la loro scaletta è varia tra passato e presente, "Too drink for love", "Black Metal Ultras", col cui refrain viene coinvolto il pubblico, "Eye For an Eye", la poderosa "Satanik Commando" e la conclusiva "GG Allin", song old punk, tributo al cantautore punk rock statunitense, uno dei personaggi più estremi mai esistiti in america, andate a leggere la sua biografia e capirete.
La serata si conclude con un maggiore coinvolgimento del pubblico soprattutto negli ultimi tre brani quando i Whiskey Ritual invitano tutti sotto il palco per il gran finale.
Altra serata da ricordare al The Factory, grazie ragazzi per tutto quello che fate ...alla prossima!

 

Immagini della Serata

 

Recensione di Varoots 72 Articolo letto 230 volte.

 

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