Amorphis + Orphaned Land + Ghost Brigade

Data dell'Evento:
26.11.2010

 

Band:
Amorphis
Orphaned Land
Ghost Brigade

 

Luogo dell'Evento:
Estragon

 

Città:
Bologna

 

Autore:
Aislinn»

 

Visualizzazioni:
2674

 

Live Report

[MetalWave.it] Immagini Live Report: Nessuna Descrizione Non è una trasferta da poco quella che affrontiamo venerdì, sotto la minaccia della neve paventata da giorni (e che per fortuna non cadrà: troveremo solo un po' di pioggia) per raggiungere Bologna e l'Estragon. Ma il concerto previsto è davvero di quelli speciali: i finlandesi Amorphis, supportati dagli israeliani Orphaned Land e dai connazionali Ghost Brigade.
L'Estragon è lontano dal pienone, ma il pubblico si rivelerà caldo e ben disposto a supportare i musicisti. Iniziano i Ghost Brigade, una sorpresa piuttosto piacevole per me che non li conoscevo: malinconici e qua e là intriganti, con il cantante a farla da padrone sopra melodie d'atmosfera. Forse alla lunga la band appare un tantino ripetitiva, almeno per i miei gusti, ma i Ghost Brigade sono comunque un buon antipasto.
Personalmente, sono però molto curiosa di vedere gli Orphaned Land. Dopo il grandioso Mabool, mi ha lasciato fredda il successivo e (per ora) ultimo album The never ending way of ORwarriOR; soprattutto, ricordo un paio di show davvero ottimi risalenti al 2005. E la mia attesa viene premiata. La band offre un grande concerto, carico d'energia, e se durante i brani dall'ultimo disco forse c'è meno coinvolgimento - a parte al momento dello splendido singolo Sapari - le canzoni di Mabool sono sempre uno spettacolo. Kobi Farhi, il cantante, entra in tunica bianca e con la mano alzata nel gesto benedicente da icona cristiana: ma quando, alla prima pausa per parlare col pubblico, ha scherzato dicendo "No, non sono Gesù Cristo", c'è stata la conferma che la band è rimasta con i piedi per terra, proponendo sudore e impegno e conquistando la gente con grandi performance. Ocean land, Norra El Norra, Birth of the Three, The kiss of Babylon si susseguono, mescolando metal e melodie mediorentali, il pubblico, me compresa, canta a squarciagola, salta, batte le mani; e tra tutto, vi segnalo lo straordinario chitarrista Yossi "Sassi" Saharon: non solo non sbaglia una nota, ma il suo show è un continuo sorridere, saltare, incitare il pubblico. Raramente ho visto esprimere con tanta spontaneità la pura gioia di suonare, ed è qualcosa che fa bene a questa musica. Peccato solo che la splendida voce di Shlomit Levi, collaboratrice di lunga data della band, sia registrata e la cantante non sia presente sul palco.
E, a questo punto, tocca agli Amorphis. Preparato il palco e la scenografia - graficamente, un miscuglio di Eclipse e Skyforger - ecco i finlandesi, forti dell'ormai consolidatissima formazione con Tomi Joutsen alla voce - tanto minuto di statura quanto carismatico, con la sua voce sempre impeccabile e i lunghissimi dread da far vorticare. Il tour celebra la raccolta Magic & Mayhem, che propone la ri-registrazione di brani storici del gruppo con la line up attuale, e un anno ricco di riconoscimenti e premi; lo show è un vero best of, tra canzoni vecchie e recenti. From the heaven of my heart, The smoke, Song of the troubled one, Black winter day, Silver bride, Into hiding... E in chiusura, anche le attese House of sleep e My kantele. Una performance che avvince i fan, un Tomi Joutsen che gestisce bene il palco e il dialogo col pubblico, mentre i musicisti fanno il loro lavoro, senza la scoppiettante appariscenza di uno Yossi, ma senza lesinare le energie.
Davvero una serata da incorniciare.

Tutte le foto sono ©Clode.

 

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