Rhapsody of Fire «Glory For Salvation» (2021)

Rhapsody Of Fire «Glory For Salvation» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
10.12.2021

 

Visualizzazioni:
1082

 

Band:
Rhapsody of Fire
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Titolo:
Glory For Salvation

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giacomo Voli – voce
Roby De Micheli – chitarra
Alex Staropoli – tastiere
Alessandro Sala – basso
Paolo Marchesich – batteria

 

Genere:
Symponic Power Metal

 

Durata:
56' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.11.2021

 

Etichetta:
AFM Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

La “Nephilim Saga”, iniziata due anni fa circa con The Eighth Mountain , è arrivata dunque al secondo capitolo con questo Glory For Salvation.
Va detto che, quando si parla dei Rhapsody of Fire, siamo sempre curiosi e interessati dato che ci troviamo di fronte a una band decisamente importante per il power metal sinfonico con forti elementi fantasy ed epici.
Come ben sappiamo, tante cose sono cambiate dall’inizio della loro carriera, ma sicuramente quella che salta subito all’occhio e che spaventava è la line up, attualmente comunque salda e ben equilibrata: il talentuoso Alex Staropoli (fondatore del gruppo con Turilli) alle tastiere, Roby De Micheli (fedele e storico) alla chitarra, il versatile cantante Giacomo Voli, l’incisivo Alessandro Sala al basso e la new entry Paolo Marchesich alla batteria. Al momento i Rhapsody of Fire sono un gruppo totalmente italiano e ne andiamo fieri.
Come sempre, l’obiettivo dei ragazzi non è solo comporre un disco, ma anche narrarlo, viverlo e farlo rivivere anche a noi ascoltatori, quindi vediamo quanto di questa storia riuscirà a rapirci.

Un inizio glorioso quello che ci dona Son of Vengeance, epica e imperiale, la giusta carica per iniziare ; in The Kingdom of ice troviamo cori che sembrano incitare alla giustizia e un ritmo serrato che dal vivo ci può donare tanta energia e soddisfazione.
Eccoci a Glory for salvation, singolo che da il nome all’intero disco: dinamico ed heavy, possiede i giusti ingredienti per diventare un masterpiece con tanto di riff altamente tecnici e cori potenti.
Un breve sipario narrato (Eternal Snow), per arrivare a Terial the Hawk, brano che racchiude alcuni elementi folk molto interessanti e che ben si intrecciano nel contesto permettendo all’ascoltatore di fare un tuffo nel passato epico.
Maid of the secret sand rappresenta molto chiaramente le capacità tecniche e appassionate dei Rhapsody of fire: velocità e dinamismo, ma anche sentimento permeano ogni singola nota, il quale trova il suo punto di spicco in un ritornello potente.
Sonorità oscure in Abyss of pain II: un inizio che non lascia dubbi sul tipo di atmosfera che richiama, il cantato mostra il suo lato più aggressivo anche attraverso la capacità di interpretazione in diverse lingue, per non parlare dell’aspetto corale e delle chitarre che sembrano parlare, gridare, sino al giungere a un finale operistico da brivido, insomma un capolavoro.
Torniamo al classico metal epico con Infinitae Gloriae, pezzo orecchiabile e più “leggero” in cui non mancano comunque energia e stile; Magic Signs potrebbe quasi essere definita la ballad dell’album: intensa e appassionata, lascia ampio spazio alla voce e all’interpretazione magistrale del cantante.
Con I’ll be your hero troviamo un canto di speranza e di rivincita che viene rafforzato con la conclusiva Chains of destiny, veloce e avvincente, ricca di personalità.

Glory for Salvation è ricco e intenso, perfetto a livello tecnico, ma questo lo potevamo già intuire, direi.
La cosa più bella di quest’opera, a mio modesto avviso, è l’atmosfera che riusciamo a respirare attraverso ogni momento di musica: se chiudiamo gli occhi, siamo là con loro, in un mondo epico e glorioso nel quale possiamo vivere le vicende narrate e unirci ai cori incalzanti e sentirci parte di questo. È pure un peccato tornare alla realtà.
Comunque, tutto è scritto, suonato e cantato con la stessa passione e la medesima verve di sempre, anzi forse di più.
Non posso dire quale pezzo sia migliore o meno, sarebbe quasi riduttivo, ma posso assicurarvi che se state cercando un disco fatto veramente bene e con la coerenza, ma anche la giusta dose di fantasia e creatività, storico e appassionante, beh fermatevi e non perdetevi questa uscita. Ne rimarrete rapiti ed entusiasti almeno quanto me.

Track by Track
  1. Son of Vengeance 85
  2. The Kingdom of ice 80
  3. Glory for salvation 85
  4. Eternal snow S.V.
  5. Terial the hawk 85
  6. Maid the secret sand 85
  7. Abyss of pain II 85
  8. Infinitae Gloriae 80
  9. Magic signs 80
  10. I'll be your hero 85
  11. Chains of destiny 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
83

 

Recensione di reira » pubblicata il 10.12.2021. Articolo letto 1082 volte.

 

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