Desdaemona «Starcrossed» (2016)

Desdaemona «Starcrossed» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
07.05.2019

 

Visualizzazioni:
1520

 

Band:
Desdaemona
[MetalWave] Invia una email a Desdaemona [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Desdaemona [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Desdaemona

 

Titolo:
Starcrossed

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Anna Holtz: Vocals & Piano

Mega: Bass Guitar

Teo Lost: Rhythmic Guitar

Zack :Lead Guitar

Matz : Drums and percussions
studio partnership:
Mattia Vanzetto: Orchestras Sampling

 

Genere:
Symphonic / Power Melodic/ Gothic Metal

 

Durata:
47' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
[MetalWave] Invia una email a Mazzarella Press Office [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Mazzarella Press Office [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mazzarella Press Office

 

Recensione

I Desdaemona si formano nel 2011 e hanno il chiaro intento di proporre un Metal sinfonico piuttosto melodico e influenzato da gruppi per lo più scandinavi.
Stracrossed è il risultato di una carriera promettente, ma che ha accusato qualche ritardo forse anche per via del cambio di line up, tuttavia il risultato non è compromesso e l’opera che ne emerge è di un discreto livello.
Cyprus rappresenta un buon inizio: il sound è oscuro, molto vicino al gothic, ma più ritmato, la voce è pulita e delicata.
In Iago troviamo una traccia di folk che rende il pezzo melodico e molto piacevole; Willow si avvicina più a note symphonic metal, è articolata e comunque risulta orecchiabile.
My Magdalene è accostabile a una ballad un pò più veloce, diciamo; Nothing Lasts Forever mi ha molto ricordato gli Edenbridge per vari aspetti, ma va detto che ciò è in perfetta coerenza con il genere proposto.
Arriviamo ad Angels in Hell, un brano tranquillo molto vicino al sound dei primi Nightwish, per intenderci, con una bella interpretazione anche se il vibrato nel cantato a volte l’ho trovato un pò disturbante.
Leonore’s garden ed Invisible Thread possiedono una melodia interessante e a tratti soave, due pezzi lievemente diversi, ma entrambi coerenti col genere.
In conclusione troviamo Shipwreck, una delle song più belle dell’intero disco: ho molto apprezzato la presenza più costante del piano, ma anche le chitarre ben calibrate e perfette a innescare la giusta energia per il palco.
Starcrossed possiede alcuni punti forti, a mio parere, sui quali la band deve assolutamente puntare: Anna ha una bella voce chiara e sa suonare il piano egregiamente; le chitarre sono state ben calibrate e danno quel tocco in più che si fa notare con piacere; le tracce sono coerenti con un metal non troppo pesante e orecchiabile.
Ci sono solo due aspetti sui quali i ragazzi possono fare di più e meglio: cercare un sound più “personale”, riconoscibile, e incentivare Anna a usare meno il vibrato e più il piano. Questa è solo una mia opinione data dal fatto che in un brano come Shipwreck troviamo un equilibrio e un talento notevole, sarebbe un peccato non sfruttare questa potenzialità e lasciar sfumare ciò che c’è di buono.
Voglio credere in questa band e nella loro musica.

Track by Track
  1. Cyprus 70
  2. Iago 65
  3. Willow 70
  4. My Magdalene 65
  5. Nothing Lasts forever 65
  6. Angels in Hell 65
  7. Leonore's Gardens 70
  8. Invisible Thread 65
  9. Shipwreck 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
67

 

Recensione di reira » pubblicata il 07.05.2019. Articolo letto 1520 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.