Ubris «Ongonga» (2024)

Ubris ŤOngongať | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
25.10.2025

 

Visualizzazioni:
80

 

Band:
Ubris
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Titolo:
Ongonga

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Morgano ::
- Enrico ::
- Christian ::
- Diego ::

 

Genere:
Stoner Rock

 

Durata:
29' 6"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.10.2024

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Ongonga”, è il secondo disco rilascio dalla band padovana degli Ubris, nata nel 2015, e dedita ad uno stoner rock disposto su pesanti riff e ritmiche aride quanto strumentali; il sound adottato dalla band, anche in questo caso, come nel debutto pubblicato nel lontano 2018, è disposto attraverso l’uso di chitarre lente ma parimenti prepotenti e determinate le cui andature si fregiano di refrain melodici, quasi a ricordare un po’ i Monolord sia nelle linee di basso che nei lead che, di tanto in tanto vedono l’utilizzo di qualche effetto. Le sei tracce rievocano in sostanza motivi più meno identici che, pur differenziandosi brano per brano, giocano nell’effetto velocità effettuando di base andature lente per divenire poi lentissime, quasi a voler ipnotizzare l’ascoltatore all'interno di un sound colmo di distorti. Detta tecnica però determina per le tracce uno scorrimento a fatica che, a poco a poco, lascia anche percepire l'opportunità del ruolo di un frontman che, seppur mutando toni ed intensità, avrebbe potuto rendere maggiormente apprezzabili le lunghe andature e più digeribile l'intera prova; tracce come "Yopo" e la più articolata "Stramonium", rendono bene l’idea della sintonia tra i componenti della band, ma indubbiamente un po’ di sprint in più non avrebbe di certo guastato. Da ricordare anche “Atropo”, per i suoi malinconici tocchi di synth e le intense melodie ben riuscite. Tirando le somme, mi sento di riconoscere che in questo disco c'è una forte intesa tra gli strumentisti ma, al contrario, per quanto attiene i contenuti delle tracce, a causa della poca variazione e del poco sprint di strutturazione, prevale la monotonia che, a lungo andare, ascolto dopo ascolto, finisce per annoiare.

Track by Track
  1. Iopo 60
  2. Kukuta 55
  3. Strychnos Nux Vomica 60
  4. Atropo 65
  5. Spartium Jumceum 55
  6. Stramonium 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
59

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 25.10.2025. Articolo letto 80 volte.

 

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