Amanti di Nefasto «Amanti di Nefasto» (2024)

Amanti Di Nefasto «Amanti Di Nefasto» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
19.10.2025

Band:
Amanti di Nefasto

Titolo:
Amanti di Nefasto

Nazione:
Italia

Formazione:
- Stefano Diamanti :: Voce; dal - Luca Gaigher :: Polistrumentista;
- Andrea Arcangeli :: Basso

Genere:
Progressive Rock / Metal

Durata:
19' 5"

Formato:
EP

Data di Uscita:
2024

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Music-Alive

Recensione

Nati a Roma nel 2022, gli Amanti di Nefasto rilasciano il loro primo omonimo Ep di una (auspichiamo lunga) carriera discografica; quattro tracce di prog rock metal sono in sostanza il contenuto del lavoro fregiato oltre che da un’ottima produzione, anche da una solida muraglia sonora sia ritmica che di chitarre; il trio capitolino lascia ben intuire una certa esperienza sia tecnica che conoscitiva di come mettere in pratica le proprie intenzioni per farsi conquistare dalla platea: a partire infatti dal cantato in lingua madre da cui emerge una innata attitudine che tende più alla spontaneità piuttosto che all’impostazione, i divertenti ma allo stesso tempo attuali e contemporanei testi, dimostrano anche una maturità nello script delle tracce, tutt’altro che insensate o inutili. I quattro brani si susseguono ciascuno con una propria ideologia trattando tematiche sociali e personali ma ciò che in ogni caso merita elogi sono i contenuti e l’ottimo mood strumentale. A cominciare dalla prima traccia “Dinosauri”, prende corpo, dopo la breve introduzione di un documentario, una graffiante partenza tra prog e metal in una potente esecuzione che va poi a definirsi, a chiusura del brano, con una parte acustica; segue poi “L’Enigma” altro brano di matrice heavy prog più moderato nei contenuti ma sempre tecnicamente ricco; è poi la volta di “Colazione”, sobria situazione che non esagera troppo ma trasuda tra forza e capacità per una band che, ancora una volta, ci concede eccellenti intuizioni compositive; chiude l’Ep “Zolfo”, altra traccia dinamica e all’altezza della situazione nella quale vengono inseriti piccoli contesti più elettronici che in ogni caso non ne intaccano la qualità. Un’ottima performance della quale posso dire che l’unica pecca, a parere di chi scrive, è il contenuto realizzato in lingua madre che forse, per la sua attitudine, di tanto in tanto sembra lasciare appena indietro tutto il resto; in ogni caso, auspichiamo in un ritorno della band con un bel full lenght e con qualche traccia in più.