Holler «Next In Line» (2025)

Holler «Next In Line» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Frank Rastrello »

 

Recensione Pubblicata il:
07.10.2025

 

Visualizzazioni:
64

 

Band:
Holler
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Titolo:
Next In Line

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Terence Holler - lead vocals
Denis Chimenti - guitar, backing vocals
Luca Fuligni - guitar, backing vocals
Matteo Chimenti - keyboards, backing vocals
Leonardo Peruzzi - bass, backing vocals
Alex "Demonoid" Lera - drums

 

Genere:
Hard Rock / AOR

 

Durata:
52' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
23.05.2025

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Quando ho visto tra le ultime uscite disponibili in redazione, il nuovo album degli Holler, le mie aspettative hanno iniziato a fermentare e spinto da una morbosa curiosità ho fatto di tutto per accaparrarmi la recensione di questa succosa seconda uscita discografica in “solitario” di questo gigante dell Hard’ n Heavy tricolore; parliamo infatti di Terence Holler cantante italoamericano, voce storica degli Eldritch fino al 2022, momento in cui ha intrapreso la carriera solista con il progetto Holler con cui ha già all’attivo l’album Reborn del 2024.
La traccia iniziale “A miracle” non delude e mette subito le cose in chiaro: grande riff, drumming potente, ottimo lavoro armonico cavallo tra l’ hard rock e l’AOR di più ottantiana memoria dove s’inserisce la potente voce del cantante tosco/americano.
La seconda traccia “Stormy” vira più sui territori dell AOR made in USA con i bellissimi cori del ritornello e al tempo stesso sfoggia un arrangiamento leggermente funky/ prog dato dal bel lavoro delle tastiere di Matteo Chimenti. Un brano che non sfigurerebbe nella discografia dei Toto.
È il turno poi alla interessante cover di “Chandelier” di Sia; il famoso pezzo pop di Sia viene arrangiato con maestria dal combo di musicisti che la trasformano in una bellissima ballata rock di grande atmosfera con momenti più duri e un gran bel solo del virtuoso Denis Chimenti. Melodicamente si attiene molto all’originale ma è indubbio che il lavoro chitarristico e tastieristico riescono a stravolgerne l’essenza di canzonetta pop. Avrei forse osato un po di più nel sound per una resa un po più aggressiva; comunque una prova di gran classe.
Interessante la seguente “Don't Fool Me” che gioca con armonie più complesse e un incedere maggiormente prog che rimanda ad alcune cose dei Dream Theater, dei Queensryche, ma anche dei momenti più progressive dei Toto.
La potente voce di Holler spazia dalla dolcezza alla rabbia nella intima e più riflessiva “the Ocean” dove si evince la passione per il mare da parte del singer; ne impreziosisce l’atmosfera il riuscito tappeto di cori.
“24Seven“ è invece un altro pezzo hard rock/ prog oriented con una svela melodico/armonico mai banale e un solo al fulmicotone di Chimenti.
Un riff bello tirato Van Halen’ Style ci introduce nella seguente “Cristal Eyes”. Uno dei pezzi più movimentati del disco. Un pezzo hard rock di pregevole fattura: pura energia con un ritornello che ti entra in testa e ti fa venir voglia di scatenarti nella pista da ballo.
Rientriamo in casa AOR con la successiva “Trust” dove si sentono gli echi di band come Scorpions, Europe, Journey e altre realtà simili degli anni 80. Forse leggermente forzato il coro da stadio in stile Arena Rock.
“Away” è invece una ballad più classica dove la voce di Terence può spaziare tra vari registri senza mai risultare artefatta e forzata. Altro assolo degno di nota del guitar hero Livornese che unisce gusto e tecnica.
Il drumming potente e preciso di Alex Lera apre le piste per la dinamica “The Leader” dove si apprezzano ancora una volta le tastiere e gli stacchi prog che esaltano la qualità tecnica dei musicisti coinvolti in questo progetto.
Chiude l’album “A Perfect Place”, un soft rock colto con atmosfere jazzistiche sullo stile di Billy Joel: armonie ricercate, bel lavoro di piano e ottimo climax che spara sull’assolo.
In definitiva un ottimo album che ha bisogno di diversi ascolti per essere apprezzato al meglio, suonato divinamente da dei musicisti incredibili, con un sound veramente potente e pulito e che non ha niente da invidiare alle produzioni Hard Rock d’ oltre oceano.

Track by Track
  1. A Miracle 75
  2. Stormy 85
  3. Chandelier 70
  4. Don't Fool Me 80
  5. The Ocean 70
  6. 24Seven 75
  7. Crystal Eyes 85
  8. Trust 75
  9. Away 75
  10. The Leader 80
  11. Perfect Place 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Frank Rastrello » pubblicata il 07.10.2025. Articolo letto 64 volte.

 

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