WidthOut «Puppet» (2024)

Widthout «Puppet» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
01.10.2024

 

Visualizzazioni:
83

 

Band:
WidthOut
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Titolo:
Puppet

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Gaia :: vocals;
- Bruno :: Drums;
- Franco :: Guitars;
- Francesco :: Bass

 

Genere:
Metal / Punk / Djent

 

Durata:
33' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.01.2024

 

Etichetta:
Elevate Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

In attivo dal 2020, anno praticamente della loro formazione, il giovane quartetto romano dei WidthOut segna il proprio debutto discografico con “Puppet”, un album preceduto da un Ep rilasciato nel 2023 ed alcuni singoli. Il genere prediletto dalla band è un nu metal moderno, elettronico e ricco di profili industrial punk; non a caso, le undici tracce in disamina offrono una prospettiva futurista del metal ossia un appiglio che si trattiene ai giorni nostri da un lato e un insieme di sonorità, talvolta forti anche di qualche riff cazzuto, che ci introducono nel futuro. Non è difficile percepire nel corso dell’ascolto qualche sonorità un po’ alla Slipknot o qualche vecchio richiamo agli Scorn il tutto reso assai sdolcinato, forse alcune volte un po’ troppo, dal clean femminile; la compattezza del sound è micidiale tenuto conto delle overdosi di elettronica ed effetti di cui la band si fregia; le ritmiche risultano vivaci e molti ritornelli sono resi in modalità commerciale ovvero dopo un ascolto già ti restano impressi nella mente. Il sound, come detto, richiama elementi moderni da cui non si sottrae qualche passaggio più djent che in definitiva arricchisce il disco ancor di più con un pullulare maggiorato di suoni e ritmiche variegate; quando invece alcuni brani si interpongono con il punk moderno vengono in mente band quali Sum 41 e Lit ove, naturalmente, ad avere la meglio su tutto sono sempre i suoni divertenti e i ritornelli. L’ascolto in definitiva attrae per la diversa composizione con cui ogni singola traccia è composta; quindi anche chi di solito disprezza generi più intensi e brutali, diametralmente diverso da questo sperimentato dalla band, questa volta, sono sicuro potrà facilmente trovare qualcosa di innovativo e divertente senza storcere troppo la bocca.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Better Off 75
  3. DiscoBall 75
  4. Narcidick 80
  5. Porkchop 75
  6. Too Much Too Proud 80
  7. Still Waitind 80
  8. I Don't Need No Knight 75
  9. Manic Panic Siren 75
  10. Puppet 80
  11. In My Own Skin 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 01.10.2024. Articolo letto 83 volte.

 

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