Skeletoon «The 1.21 Gigawatts Club» (2021)

Skeletoon «The 1.21 Gigawatts Club» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
26.09.2022

 

Visualizzazioni:
853

 

Band:
Skeletoon
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Titolo:
The 1.21 Gigawatts Club

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mr. Tomi Fooler :: vocals
Andy Cappellari :: guitar
Fabrizio Taricco :: guitar
Giacomo Stiaccini :: bass
Enrico Sidoti :: drums

 

Genere:
Power Metal

 

Durata:
47' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.10.2021

 

Etichetta:
Scarlet Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Devo essere sincero: io non conoscevo questi Skeletoon. A vedere questo loro album (che poi è il quinto della loro discografia), pensavo di trovarmi davanti a una band wannabe rock n roll che cercava di riproporci una specie di “Back to the future” messo in musica, con citazioni continue e un risultato anche carino ma non necessario.
Niente di tutto questo: il power metal degli Skeletoon si rifà palesemente nelle tematiche alla trilogia del celebre film, ma la musica va per conto suo, e stupisce nettamente per l’intensità che si sente sin dalla opener “Holding on”, dove un altissimo livello tecnico di tutti gli strumenti marchia a fuoco un brano che si avvale di chitarre molto abili nel sostenere la trama melodica mentre la voce sfrutta le sue abilità per tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore, il tutto mentre la ritmica mena fendenti a destra e a manca, per uno stile musicale che va nettamente a rifarsi a “Sons of thunder” dei Labyrinth e a “Visions” degli Stratovarius, nientemeno, e questo stile compositivo è riproposto in “Outatime” nonché in molti dei brani successivi, che semmai a volte virano un po’ di più sull’hard rock di brani come “2204” o “The pinheads”, ma in tutto sempre caratterizzato da un uso smodato delle tonalità in maggiore, che conferiscono a “The 1,21…” un sound particolarmente orecchiabile seppur tecnicamente oculato e preciso, anche nella immancabile ballad “Enchant me” e perfino nella conclusiva “Johnny B. Goode”, a dimostrare che gli Skeletoon sanno dominare le influenze e farle proprie, invece di citarle in maniera vanagloriosa.
Poco da dire: “The 1,21 Gigawatts club” è lungo 47 minuti e mezzo, ma scorre che è una bellezza, ottimizzato da una precisione nei dettagli del songwriting, un ottimo livello tecnico e un’attenzione alla componente metal sempre costante, per un sound che va a ricordarci come era il power metal un tempo, ovvero un genere musicale più che dignitoso e per metalheads, con buona pace dell’involuzione che poi si è vista, e che lo ha ridotto sempre più a una sterile riproposizione di canzoni che sembrano sigle up tempo di cartoni animati. Da avere per gli amanti del metal classico e in particolare per chi ama il power e non l’ha mai dimenticato.

Track by Track
  1. Intro – Unveiling secrets S.V.
  2. Holding on 80
  3. Outatime 80
  4. The pinheads 75
  5. 2204 75
  6. Enchant me 75
  7. We don't need roads (The great Scott Madness) 80
  8. Pleasure Paradise (Oh la la) 80
  9. The 4th dimentional legacy 80
  10. Eastwood Ravine 75
  11. Johnny B. Goode (Chuck Berry cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 26.09.2022. Articolo letto 853 volte.

 

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